Si è concluso da pochissimo su Netflix Il re e la spia, K-drama di genere storico in 16 puntate, creato da Jo Nam-gook e Kim Seon-deok, andato in onda on-air. La serie che ha tenuto incollati gli spettatori amanti del genere, ha una storia ricca di suspense e veramente emozionante.
Qui potete trovare il commento senza spoiler dei primi episodi, a cui vi rimando.
Il titolo in inglese è Captivating the King, ma potrebbe tranquillamente essere Captivating By the King.
Perché questo Re, interpretato da uno stratosferico Jo Jung-suk, è un personaggio superbo, che racchiude in sé mille sfaccettature; è un uomo autoritario e autorevole, un abile stratega con una intelligenza fuori dal comune, capace di provare sentimenti profondi senza paura di mostrarli, ma, soprattutto, è un giusto.
Purtroppo anche se gli eventi storici che fanno da sfondo al dramma sono reali e, cioè, la fine della dinastia Ming e l’ascesa di quella dei Qing, il suo personaggio è di fantasia, e ciò è un vero peccato, perché un monarca così leale, retto e onesto avrebbe sicuramente giovato di più al popolo in quei tempi così bui.
“Il re e la spia”, questo il titolo italiano, tra l’altro per niente adeguato, infatti, è sì il racconto dell’amore travolgente tra Lee Sun ed Hee-Soo, ma è soprattutto la storia dell’evoluzione di un uomo che, all’inizio, è un cucciolo spaurito, ma che, al fine di arrivare alla verità, cresce e si evolve, non facendosi fagocitare dai giochi di potere della corte, dai condizionamenti della sua famiglia e neanche dall’amore per la persona che adora. È la storia di un uomo che dimostra a se stesso, ma anche agli altri, e in primis alla sua co-protagonista, che bisogna vivere liberi, sciogliersi dal soggiogamento, che può venire dagli altri, ma anche da pregiudizi o errate convinzioni.
Questo suo percorso è stato facilitato dall’amore sublime che prova per Mong-Woo, il giocatore di Baduk che cela le grazie dell’ indomita Hee-Soo, colei che, con la sua intelligenza, non solo ha mostrato al re la via per perseguire il suo obiettivo e arrivare a scoprire l’omicida del fratello, ma ha anche fatto sì che il piccolo dolcissimo principe ereditario gli succeda al trono.
I due sono una coppia perfetta: lei con quegli occhi sempre languidi, che saettano davanti alle ingiustizie e lui, con il suo sguardo, la sua mimica, il modo di abbassare le palpebre e di roteare gli occhi, espressivo all’inverosimile, con i suoi gesti sempre eleganti, ma definitivi.
Attenzione spoiler , fermatevi qui se non li desiderate.
L’ ottava e la nona puntata, le uniche dove li vedremo fisicamente più vicini sono pura poesia. La reale dimostrazione di come l’amore a volte sia assolutamente irrazionale e così forte da sfidare tutto. Il punto dove noi spettatrici siamo capitolate, immagino…
Non razionalmente, perché ancora, come Hae-soo, non riuscivamo a fidarci, non avevamo compreso (e qui gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro sopraffino) come il re avesse pianificato tutto per arrivare al suo scopo.
Il suo comportamento ambivalente ci ha coinvolto tenendoci sul filo del rasoio, a sperare che quello sguardo e quella gentilezza delle prime puntate tornassero e che questo re non fosse il solito re, corrotto dal potere.
Poi c’è la storia d’amore, struggente, che ci ha permesso di esplorare un rapporto fuori dal normale per quei tempi, tra un uomo, un monarca, e una donna sostanzialmente libera, senza vincoli di servaggio, come le regine o le concubine; due personaggi alla pari, capaci di dialoghi bellissimi, i veri protagonisti della serie.
La fotografia, le musiche, i colori hanno rappresentato la cornice perfetta. Difficilmente dimenticheremo la giornata, ritratta in una scena della serie, che i due hanno passato insieme come una coppia normale che cammina mano nella mano nell’erba alta accarezzata dal vento.
Che dire del finale?
-Perchè siete ancora solo Vostra Maestà?
-Che vuoi dire? Non sono mai stato solo. Ho sempre avuto te nel mio cuore Mong-woo….
… Che sia un mongwoo, la neve, gocce d’acqua o foglie a cedere dal cielo, non mi importa più.
Non ti aspetterò più guardando il cielo, impotente.
Subito dopo mi sono sentita un po’ triste nel pensarli di nuovo alle prese con la finzione, con lei sempre costretta a nascondere la sua identità , ma poi ho pensato a come Hee-Soo gli rivela il suo nome e ho capito che saranno in grado di amarsi più pienamente, in attesa che lui abdichi e possano vivere apertamente, lui senza i suoi paramenti e lei con quello stupendo hanbok rosa e azzurro.
Menzione d’onore anche per gli interpreti dei personaggi secondari, tra i quali spicca Lee Shin-young nei panni di Kim Myung-ha, anche lui capace di sottrarsi alla sete di vendetta e al soggiogamento, Kang Hong-seok nel ruolo di Joo Sang-hwa, la guardia reale di Yi In, Song Sang-eun, la domestica di Hae –soo, Ja Geun-nyeon.
Cosa aspettate? Correte a guardarlo e fateci sapere se vi è piaciuto.
Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡