Rebel Moon dopo una deludente prima parte uscita sulla piattaforma Netflix il 15 dicembre, che trovate qui, è tornato con la seconda il 19 aprile risultando ancora più insulso e brutto del precedente. Fare schifo, comunque, è sempre una forma d’arte.
Zack Snyder e il suo incommensurabile ego si è concentrato sull’estetica che doveva gridare all’epicità tralasciando una delle cose fondamentali che rendono bello un film… LA TRAMA!
Rebel Moon – La Sfregiatrice è un continuo flasback che riporta alla prima parte e ovviamente non mancano gli amatissimi slow motion che Snyder infila ovunque rallentando una storia già noiosa di suo.
Kora, interpretata da Sofia Boutella non riesce a reggere il peso di tanta epicità, come il resto del cast. Ritornata al villaggio di agricoltorii con un gruppo di gente a caso tenterà l’impossibile… aiutare i contadinotti stupidi ma buoni a combattere contro i cattivoni armati di pistole laser ma vestiti come generali delle SS. Una fusione tra futurismo e vintage che fa male al cuore e agli occhi.
Non c’è il minimo approfondimento sulle storie di questi personaggi per cui non si prova la ben che minima emozione per ciò che succede loro, possono innamorarsi, morire o inciampare su una staccionata e la reazione sarebbe l’indifferenza più totale. Un plauso agli sceneggiatori.
Rebel Moon è un Kolossal che purtroppo a causa di evidenti mancanze risulta noioso e privo di anima tenta in maniera maldestra di riprendere storie di altre pellicole fallendo miseramente. Il finale aperto lascia presagire un continuo di questa tragedia già vista e stravista milioni di volte.
Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere