In una serata noiosa e persa a fare zapping tra una piattaforma e l’altra sono riuscita a trovare un film che ha catturato subito la mia attenzione, Le Strade del Male, titolo originale, The Devil All The Time, tratto dall’omonimo romanzo di Donald Ray Pollock, che è anche la voce narrante nel film.
Presente sulla piattaforma Netflix dal 2020, Le Strade del Male, è a mio avviso una pellicola da non lasciarsi scappare, una piccola perla della piattaforma con la N rossa.
Nel cast troviamo mezza Hollywood: Tom Holland, Riley Keough, Bill Skarsgård, Jason Clarke, Sebastian Stan, Harry Melling, Eliza Scanlen, Mia Wasikowska, Robert Pattinson…
Un film corale che ci racconta come tutti questi personaggi siano legati tra loro da un filo invisibile, che segnerà per sempre le vite di ciascuno di loro.
Cosa unisce tante persone in due posti insignificanti come: Knockemstiff, Ohio e Coal Creek, West Virginia? Secondo alcuni la fortuna, per altri la volontà di Dio, ma per come sono andate le cose forse un po’ di entrambe
Abbiamo Willard, interpretato da Bill Skarsgård che, tolto il costume di IT, dimostra di aver ereditato il talento di famiglia. Tornato dal Pacifico dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, per molto tempo non riesce a ritrovare la fede in Dio, a causa dei traumi subiti. Neanche l’amore per la sua futura moglie e la nascita del figlio Arvin, placheranno i demoni dell’uomo, che lo porteranno a segnare la vita del figlio.
Ciò che resterà impresso ad Arvin è un’unica frase, che cambierà di fatto la sua storia: “Ci sono tanti figli di pu**ana buoni a nulla, lì fuori. Devi solo aspettare il momento giusto”.

Helen, interpretata da Mia Wasikowska, non è valorizzata dato che resta in scena per pochissimo tempo. È una dolce ragazza pia e devota, che sposerà il singolare predicatore Roy Laferty, interpretato da un sorprendente Harry Melling, il cugino poco simpatico di Harry Potter. I due avranno una figlia, Lenora. La giovane finirà per crescere con Arvin, a casa della nonna di quest’ultimo, perché il male colpirà la vita dei giovani ragazzi rendendoli entrambi orfani.

Poi c’è la coppia di Serial Killer formata da Carl e Sandy, rispettivamente: il tiratore e l’esca, che con i poveracci che faranno l’autostop mieteranno vittime, da loro soprannominati modelli. La loro malvagità li porterà a compiere atti efferati per anni senza conseguenze, anche perché la dolce Sandy è la sorella dello sceriffo Lee, marcio e corrotto.

Infine, comparirà il reverendo Preston, interpretato da Robert Pattinson. Forse il ruolo più difficile nella carriera dell’attore, prima di vestire il costume di Batman, che presta il volto a un uomo affascinante all’esterno ma marcio e mellifluo all’interno, ingannando giovani ragazze dietro la sua facciata “angelica”.

Tutti loro compiono azioni in nome di Dio: Willard per salvare la consorte offre in sacrificio l’amato cane del figlio, Roy Laferty ucciderà la moglie, credendo che il Signore gli abbia dato il potere di riportarla in vita, Carl con l’aiuto di Sandy uccidendo gli uomini si sente appagato e più vicino al Creatore, Preston usa la sua posizione in chiesa per adescare giovani ingenue. Per i motivi più disparati ognuno giustificherà le proprie azioni nascondendosi dietro Dio e la religione, ma di fatto nel loro cammino c’è soltanto il male.
L’unico che non ha legami con la fede è proprio Arvin, un Tom Holland magnifico, che cercherà di vendicarsi dai torti subiti, aspettando il momento giusto come gli era stato insegnato in passato dal padre.

Ho trovato il finale perfetto nella sua semplicità, il giovane Arvin andrà incontro al suo destino, se questo sarà uguale al cammino intrapreso dal padre o diverso, non possiamo saperlo.
Questa storia inizia con la fine della Seconda Guerra Mondiale e termina con lo scoppio della Guerra in Vietnam. Un racconto corposo, denso di eventi, in un’America selvaggia, sporca e polverosa proprio come i suoi personaggi.
Vi consiglio la visione del film, non fatevi spaventare dalla durata della pellicola, immergetevi in questo mondo dove la domanda che mi sono posta per tutto il tempo è la seguente: “Noi siamo artefici del nostro destino, oppure c’è qualcuno che ha già scritto la nostra storia?”


Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere