Non è facile iniziare a guardare qualcosa quando si hanno aspettative così alte: YuYu Hakusho è uno dei miei anime preferiti, e la notizia che ne avrebbero fatto un live action a trent’anni dal suo debutto ha scatenato in me emozioni molto contrastanti. Nel frattempo è uscito One Piece che con la sua assoluta perfezione mi ha fatto sperare ed eccoci qui, a non capire che cazzo ho visto.
Ma cosa?
Inizia e va bene, tutto è al suo posto, anche se fanno interpretare studenti diciassettenni ad attori che a occhio non hanno meno di venticinque anni, e si sente la prima unghia sulla lavagna. Le divise scolastiche in YuYu Hakusho sono anche il “costume” ufficiale dei personaggi: Urameshi in verde, Kuwabara in blu, Kurama in rosa e Keiko con la classica marinaretta. Niente da dire se per l’appunto non fossero indossate da adulti. Le parrucche, soprattutto quella di Kurama (di fatto la più difficile da trasporre) sono tristemente cheap, un triste vorrei ma non posso che fa molto cosplay comprato su Aliexpress. Il problema è sempre il solito: non tutto può superare lo scoglio del live action. Se vengono fatti cambiamenti i fan si arrabbiano, quindi qual è la soluzione?
Riponevo grandissime speranze nel vedere dal vivo lo strafigo Yoko Kurama, e purtroppo è stato davvero grottesco.
Superato il trauma delle parrucche e del make up, i costumi sono ottimi e devo dire che gli effetti speciali sono molto interessanti, le coreografie dei combattimenti vivaci e caotiche, intrise di colpi violenti e pathos; gli attori stessi hanno fatto un lavoro eccellente nel ricalcare le complesse personalità dell’anime.
Allora dov’è il problema?
È tutto troppo veloce. Cinque episodi che tentano di raccontarci qualcosa che in precedenza ne aveva richiesti decine saltando da una parte all’altra delle trame intermedie toccandole quasi tutte, senza approfondirne nessuna. Yosuke viene trascinato qua e là, conosce gente, ma non si vede ciò che davvero fa di YuYu Hakusho il capolavoro che è: nessuna crescita, nessun percorso, mancano le Quattro Venerabili Bestie, nessun cazzo di Torneo delle Arti Marziali Nere! Perfino la selezione per diventare il successore di Genkai viene cancellato, la Maestra semplicemente allena i ragazzi che le vengono portati.
Mancano la sorella di Kuwabara, Shizuru, personaggio importante durante il torneo, e George, assistente e spalla comica del Piccolo Enma.
Insomma, uno dei peggiori taglia e cuci a cui abbia mai assistito; le cose accadono, per carità, ma non vediamo mai il modo figo in cui avvengono, è tutto al di fuori del nostro campo visivo.
YuYu Hakusho non è per tutti
Non conosci l’anime e il manga? Allora questo live action potrebbe piacerti. Visto con occhi nuovi, sicuramente ha un bel potenziale e si pone molto bene visivamente.
Hai amato i disegni di Yoshiro Togashi? No. Lascia perdere, guarda altro perché questa cosa fa male. Immagina la tua storia preferita che viene presa, rimescolata e poi tagliata con violenza.
Il mio problema più grande è il modo in cui hanno gestito il passaggio della sfera dell’onda spirituale. Nell’anime è un momento enormemente emotivo e poi traumatizzante poiché Yusuke è in assoluta agonia mentre assorbe la totalità del potere di Genkai, e invece qui gli viene passata come se fosse una brioche.
Una nota positiva no?
Ma certo, perché resta l’amore per una storia bellissima, e ho la speranza che se ci sarà una prossima stagione gli autori correggeranno il tiro, ma intanto una cosa dolcissima è sentire la sigla originale, Hohoemi no Bakudan, provenire dal furgone che investendo Yosuke dà il via a tutto.
Arigatou Gozaimasu, Urameshi. E scusaci.
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.