La prima parte della quarta stagione di You è approdata su Netflix il 9 febbraio mentre per la seconda dovremo aspettare il 9 marzo.
Se volete un ripasso delle stagioni precedenti cliccate qui.
Per fortuna la piattaforma ha deciso di mostrarci le nuove avventure di Joe Goldberg dividendole in due parti perché dieci episodi sarebbero stati fatali per noi poveri spettatori.
L’ex bibliotecario di New York, dopo essersi lasciato alle spalle una scia di sangue per tutti gli Stati Uniti e aver cambiato identità come si fa con le mutande, ha deciso di salpare per il vecchio continente… destinazione Gran Bretagna, gli inglesi sono molto fortunati.
Ora Joe è Jonathan Moore, professore di letteratura americana all’università, le sue credenziali: aver letto molti libri… basta questo per insegnare?
È cambiato: basta con le storie d’amore perché queste lo portano purtroppo a comportarsi da stalker e quando gli gira male da assassino, il nuovo motto è mantenere un profilo basso.
Tiene le sue lezioni, legge i suoi amati libri nel proprio appartamento e prende il tè delle cinque in perfetto stile British… e soprattutto continua il suo fastidioso monologo interiore dove parla, parla, parla, e uno si domanda ma questo non la smette mai?
Joe sta zitto!

Questa tediosa routine sarà spezzata dai suoi vicini Malcolm e Kate che lo porteranno a una lussuosa festa.
La trama inizia a farsi interessante? Cazzo, è sempre una palla!
Il finto professore conoscerà un gruppo di ricconi che si stanno sulle palle a vicenda, da questo momento in poi tutto prende una piega completamente strampalata e gli sceneggiatori hanno pensato di buttare un po’ di giallo in questa storia praticamente piatta.
In questo prestigioso gruppetto si nasconde un assassino che decide di ammazzare tutti i ricconi, colpo di scena… non è Joe, anche lui bersaglio di questo enigmatico sociopatico.
Questo espediente per rendere You più diversa e accattivante non ha il minimo senso.
Il nostro improvvisato detective Dexter tenterà di capire chi è il cattivone.
Nello strampalato mondo di Joe anni e anni di carriera in cui ammazzi e seppellisci meticolosamente gente senza farti beccare ti rendono un esperto investigatore così come leggere libri ti permette di insegnare letteratura.
Peccato che il copione lo renda un cretino che non riesce a scoprire chi sia il colpevole, mentre io sono riuscita a capirlo al minuto cinque famo dieci non voglio tirarmela troppo.
Al termine di questa prima parte abbiamo il colpo di scena finale, che poi in realtà non è, dove finalmente Joe realizza chi è l’assassino… bravo ci sei arrivato e con questa grandissima suspense ci rivedremo il 9 marzo.
Per quanto riguarda l’amore, il nostro amichevole stalker di quartiere continua a fare il contrario di ciò che pensa.

Un personaggio che all’inizio poteva sembrare anche interessante, badate bene non affascinante interessante, perché ci permetteva di entrare nella mente di un Serial Killer ha finito per degenerare nel trash più totale arrivando a un’inverosimile quarta stagione… quello che mi chiedo è: “perché puntare ancora su questa serie?”
Non si può negare la bravura dell’attore Penn Badgley, che ha fatto suo il personaggio di Joe in ogni movimento, peccato che mi ricordi il ruolo da lui interpretato nella serie Gossip Girl, l’apparente sfigato che con maestria entra a far parte del gruppo dell’élite di Manhattan senza però ammazzare nessuno.
Buona la prima stagione decisamente atroce tutto quello che è venuto dopo.


Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere