No, niente titolo sagace: uno splendido errore fa già schifo a sufficienza di suo, inutile infierire. Sarebbe anche interessante capire come “My Life with the Walter Boys” sia stato adattato/tradotto così, perché aggiunge una bella fetta di idiozia a una trama già parecchio imbarazzante.
Vorrei iniziare dicendo che in realtà odio il romanticismo, ma non faccio discriminazioni. Odio i film romantici, i libri romantici (almeno quelli senza sesso zozzo) e le serie tv romantiche: la trama di cattivo gusto, la scrittura smarmellata, i personaggi insopportabili. Ma, per essere totalmente onesta, li guardo per riderne con cattiveria e sentirmi intellettualmente superiore.
Lo so, detta così non è proprio edificante, ma andiamo avanti.
Dicevamo: trama di cattivo gusto.
Jackie Howard, adolescente, resta orfana e per questo è costretta a trasferirsi da Manhattan a Silver Falls, in Colorado, per vivere con la migliore amica di sua madre, che non conosceva nemmeno (e la sua pletora di 10 figli). In un fottuto ranch.
Ora, io posso capire che al pubblico piacciono le cose zozzine, i segreti, gli sguardi ammiccanti e i bacini tra adolescenti, ma Cristo le sono morti mamma papà e sorella! Cosa gliene può fregare di uno, due o sette ragazzi in questo tragico frangente della sua vita?
Immediatamente, è combattuta tra due dei ragazzi che la ospitano: Cole, ex giocatore di football che si è fatto male ed è diventato stronzo, e il nerd Alex, che è timido, pacato e ci prova con sobria tenerezza. Ha tutte le caratteristiche del peggior film natalizio che tu abbia mai visto: una socialite di Manhattan oberata di lavoro si perde in una piccola città con un taglialegna che le insegna il significato del Natale. Tranne che gli uomini di questa serie sono una sgangherata manica di deficienti disagiati.
Non basta? I fratelli (sempre dieci) Walter trovano divertente sostituire lo shampoo di Jackie con un decolorante. Ma certo, prendiamocela con l’orfana che vive a casa nostra da venti minuti ed è giustamente depressa come la merda!
E i compagni di scuola… mamma mia che gente. La cheerleader (ovviamente) che ha una relazione incostante con Cole (ovviamente) la punta subito per gelosia e che fa? La sfotte: i tuoi sono morti, gnegnegne. Ma attenzione, può peggiorare, perché Jakie ribatte prendendola in giro per la sua borsa contraffatta.
Presto, portatemi i sali.
Per concludere, una trama che possiamo generosamente definire ebete e interpreti che stavano benissimo nei campi a mangiare erba. Veramente orrendo.
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.