Un matrimonio di troppo è la commedia diretta da Nicholas Stoller e arrivata il 30 gennaio in streaming su Prime Video.
Attirata dalla partecipazione di Reese Whiterspoon, icona delle rom-com degli anni ’90 e 2000, non ho avuto dubbi: dovevo vederla. In questa produzione Amazon MGM Studios, veste i panni di Margot, una donna in carriera e totalmente devota al lavoro, tranne quando la sorellina, Neve, annuncia che sposerà il fidanzato. Allora lascia tutto per organizzarle il matrimonio e starle vicina.
Dall’altra parte, Jim (Will Ferrell) accoglie la notizia delle nozze della figlia Jenni (Geraldine Viswanathan) con Oliver in maniera molto meno entusiasta, ma essendo la sua bambina, la asseconda.
Il problema arriva quando, a causa di un evento fatale, si ritrovano tutti nella stessa location lo stesso giorno. Il ristorante, situato su un’isola sulle coste della Carolina, non può ospitare più di un evento, ma né Jim né Margot vogliono rinunciare al lieto evento e si battono a suon di dispetti e infamate.
Un matrimonio di troppo è stucchevole, a tratti imbarazzante e con una scelta pessima di battute. Il rapporto tra Jim e sua figlia Jenni è cringe a livelli assurdi. Padre vedovo cresce la sua piccola da solo e instaura un rapporto morboso e infantile, mi ha ricordato un po’ Ned Flanders dei Simpson. Leggermente meglio il personaggio di Margot e la sua storia.
Will e Reese oscurano tutti e tutto, non lasciano neanche le briciole. I temi della famiglia, insicurezza personale, solitudine sono trattati in maniera troppo superficiale, ogni dramma viene risolto con una facilità imbarazzante senza davvero approfondire le problematiche dei protagonisti.
Si tratta pur sempre di una commedia, direte voi, la leggerezza è la parola chiave. Vero, peccato non faccia ridere per niente. Il ruolo che interpreta Will Ferrell è sopra le righe proprio come lui, ma inizia a stancare. Le sue scelte recenti in fatto di film non hanno avuto lo stesso impatto come in passato e questo ne è un esempio lampante, ma il problema reale resta comunque la sceneggiatura, i dialoghi deboli e i personaggi abbastanza scialbi da non suscitare interesse o empatia.In definitiva, Un matrimonio di troppo è una commedia che, purtroppo, non riesce a brillare né per originalità né per freschezza. I cliché sono tanti, e sebbene qualche sorriso possa scapparci qua e là, il film non offre nulla di veramente nuovo o memorabile. Tra battute prevedibili, situazioni fin troppo forzate e un finale che lascia poco spazio a sorprese, è difficile pensare che questa pellicola riuscirà a lasciare un segno duraturo nel panorama delle commedie matrimoniali. Come spesso accade con produzioni simili, rischia di diventare uno di quei titoli che finiranno rapidamente nel dimenticatoio. Un’occasione sprecata, che, purtroppo, non farà parlare di sé a lungo.


Avete presente quando inizia a piacervi un personaggio e dopo cinque minuti muore o quando alla fine di una serie che vi è piaciuta tanto ne annunciano la cancellazione? Ecco, quello è il mio mai una gioia personale. Ho un talento naturale nel trovare le brutture più indicibili da guardare e dopo averlo fatto mi consolo divorando patatine e horror.