“Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio” (Oscar Wilde)
Eccomi qua a parlare del finale di Un’estate fa.
Ebbene, avrei preferito non farlo.
Sono inevitabilmente incespicata nell’ennesima delusione.
Confermo Lino Guanciale come uno tra i migliori attori del panorama italiano attuale.
Lui solo vale la visione di una storia così così.
Ben inteso, non è che sia completamente da buttare eh!
Struggente e bellissima è stata anche l’interpretazione di Nicole Grimaudo per quanto ormai lo splendore che la illuminava in Mine Vaganti sia ormai un lontano ricordo.
Un’estate fa è anche un’occasione per riascoltare alcune delle vecchie hit anni ’80 e ’90 che animano ancora oggi tante serate… anche dei più giovani.
Quali ad esempio Shout dei Tears for Fears o Enjoy the Silence dei Depeche Mode.
Molto bella anche la cover che dà il titolo alla serie che ho apprezzato molto di più di quella che fecero i Delta V nel 2001.
Peccato che la grande rivelazione del mistero poi così sconvolgente non è.
O meglio, sorprende solo per la sua banalità.
Alla fine, tutto sembra essere un brutto sogno…
Il protagonista scopre una verità che ha tanto cercato per poi pentirsene.
O forse no?
Insomma, alla fine la vera scoperta è la totale mancanza di empatia di Elio.
E dire che sembrava così per benino.
Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon