Disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Ultima Notte a Soho è un horror che in realtà non è un horror, sembra più un ibrido di tanti generi buttati a casaccio.
Eloise (Thomasin McKenzie), è una giovane ragazza che dopo la morte della madre si porta dietro dei problemi, ha la passione per la moda proprio come lei e per questo lascerà la piccola casa di campagna dove vive con la nonna stile Cappuccetto Rosso per recarsi a Londra.
L’innocente e sprovveduta Eloise proprio come un topino di campagna si scontrerà con una mean girls, personaggio messo lì senza senso; infatti, lo vedremo quattro volte in croce e servirà a farle lasciare il campus per andare in affitto nella casa di una signora anziana. Altrimenti il film sarebbe finito al minuto cinque.
Da questo momento in poi passiamo a un horror a tratti mistico e spirituale. La protagonista, infatti tutte le notti sognerà la vita di Sandie (Anya Taylor-Joy) che negli anni ‘70 voleva diventare una cantante. Tra un locale e l’altro conoscerà Jack, un uomo misterioso, interpretato da Matt Smith.

La giovane donna vivrà una doppia vita: di notte quella di Sandie seguendola nei locali di Soho e di giorno la sua, ma l’ossessione per l’aspirante cantante non l’abbandona mai, tanto da portarla a cercare di assomigliarle cambiando il colore dei capelli e il look.
Sarà presente anche un altro personaggio secondario buttato anche questo nel mucchio giusto per fare da spalla alla nostra ingenua protagonista.
Il colpo di scena finale per chi mastica Horror come il pane non è tale, ma solo un cliché.

Non è un horror, non è uno slasher, in realtà a parte qualche scena ha un lato spirituale, proprio perché la protagonista vede prima la madre morta e poi Sandie e non si capisce per quale motivo sia legata a queste due donne, soprattutto quest’ultima.
In realtà nulla nella vita di Eloise è chiaro… il problema che affliggeva la madre e che poi l’ha portata al suicidio, né come si arrivi al finale dopo gli eventi che accadranno nel corso della pellicola, il personaggio principale non è ben approfondito e molti aspetti vengono lasciati al caso.
Un film ben confezionato per quanto riguarda le musiche, i costumi e le scenografie ma la sceneggiatura è tutta da rivedere.


Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere