Oh no, un filler!
Rogue Element è un episodio “di concetto”, che ci accompagna con Eugene, Connie e Carol alla scoperta dei segreti del Commonwealth, e mi dispiace, è palloso da morire.
L’unica cosa che lo tiene in piedi è la performance di Josh McDermit, che grazie al minutaggio importante riesce a dare a Eugene Porter grande profondità.

Ci sono personaggi che sembrano destinati a non essere felici ed Eugene sembra essere uno di loro. Gli spettatori sanno che quella accanto a lui non è la Stephanie con cui parlava alla radio da Hilltop, ma è mai possibile che la loro frequentazione stia continuando alla luce del sole nonostante questa enorme bugia?
L’intera comunità sta mentendo sull’identità della donna?
La preoccupazione per questo particolare dura poco, perché lei gli dà buca a un appuntamento e poi scompare nel nulla.
Da qui, parte un intero episodio basato sulla sua ricerca e, credetemi, come al solito non si capisce nulla sui tempi; sembra siano pochi giorni consecutivi, poi però emerge che Eugene sta controllando un sospetto da settimane.
Da quanto esattamente ci troviamo al Commonwealth?
L’epilogo di questa storia è amaro, ma di nuovo ci dà nuovi indizi sulla piega che sta prendendo la stagione e si ricollega alle altre due protagoniste dell’episodio.
Connie era una giornalista d’inchiesta e non sopporta di stare lì al giornalino locale a fare articoli marchetta per il regime; continua con le sue domande scomode e sembra che le persone che le negano una risposta siano proprio quelle che involontariamente le forniscono più informazioni.
Mercer per primo, sempre più insofferente al suo ruolo e alle politiche del Commonwealth, mostra lati di sé inaspettati quando scopre che l’ex soldato Davis è “scomparso”.
Il vicegovernatore Hornsby sembra aver capito (ma non del tutto, altrimenti non rimarrebbe solo con lei) le potenzialità di Carol e si fa accompagnare da lei alla piantagione di oppio che rifornisce l’ospedale.
Mentre lui si dedica a una socialità di facciata, giocando sulla contrattazione col responsabile della struttura, Carol è dieci passi avanti e si rivolge direttamente ai lavoranti, scoprendo che vengono maltrattati e derubati.
Io lo so, voi lo sapete: non ha solo fatto una scoperta, ha cercato e trovato alleati strategici.

Sicuramente non è un episodio avvincente, ma si rivela importante ai fini della trama.
Come accennavo in apertura, Eugene è stato portato sullo schermo con grande bravura, anche se purtroppo nasce come personaggio macchiettistico, quindi era tutto eccessivo e portato all’estremo.
Mi sarebbe piaciuto vederlo crescere e condurre questa indagine in modo meno emotivo, visto che è uno dei personaggi più intelligenti e preparati dell’intera serie, ma in quel caso le cose sarebbero andate in modo molto diverso.
Chi è il nemico? Pamela o Lance? Oppure c’è una terza forza in campo?
È possibile che il vicegovernatore sia a capo della fazione ribelle?
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.