The White Lotus si conferma una serie antologica di successo incassando ai Golden Globe il premio come miglior miniserie e quello per la miglior attrice non protagonista assegnato a Jennifer Coolidge.
Anche se non ha preso l’ambita statuetta, la nostra Sabrina Impacciatore ha fatto breccia nel cuore degli spettatori statunitensi, guadagnandosi un’ospitata al Jimmy Kimmel Live.

“Comincia a gennaio la primavera siciliana, e via via che le piante fioriscono diventa il giardino di una maga: germoglia la menta sulle rive dei ruscelli, gli alberi morti si inghirlandano di rose canine, persino il brutale cactus mette teneri fiori. Quindi non mi fa paura l’arrivo dell’inverno: quale migliore prospettiva che quella di sedere davanti al fuoco ad aspettare la primavera?(Truman Capote)”
Chi lo avrebbe mai detto che sarei andata in crisi proprio sull’ultima puntata di The White Lotus.
Nel complesso confermo che per me resta – insieme a True Detective – una delle minisere antologiche tra le più interessanti degli ultimi dieci anni.
È briosa, leggera e ironica al punto giusto.
Peccato per il finale…

Un epilogo troppo veloce e quasi buttato lì che ha finito per snaturare tutto il pathos creato con la scena iniziale.
Ora, voi potreste anche replicare: che ti aspettavi in sole sette puntate?
Beh, magari una trama meno a membro di segugio.
Persino la stagione precedente, per quanto improntata al caro buon vecchio teatro dell’assurdo, aveva più senso.

È dunque tutto da buttare?
Certo che no!
Di buono ci restano il talento di Sabrina Impacciatore, la goffaggine ingegnosamente costruita di Jennifer Coolidge, il tocco d’artista di F. Murray Abraham – che pure nella parte del rattuso scorreggione riesce a dare un’interpretazione da Oscar – e… gli addominali di Theo James 😜

Eh, ma la recitazione dove la mettiamo?
Ma chi se ne frega di quella… rifacciamoci gli occhi va!


Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon