The Umbrella Academy, tratta dall’omonimo fumetto di Gerard Way e Gabriel Bà, sembrava, nel lontano 2019, la nuova serie di punta della piattaforma Netflix. Purtroppo, dopo la cocente delusione avuta con la terza stagione (qui la nostra recensione), i piani alti della piattaforma hanno deciso di terminare la storia dei fratelli Hargreeves con sei miseri episodi, che ci portano forse troppo frettolosamente a un finale a tratti deludente, ma coerente con la trama iniziale.
Dopo un riassunto per ricordarci cosa diavolo è successo nella stagione precedente, ritroviamo i fratelli Hargreeves, ormai senza poteri, che vivono una vita miserabile e triste come in passato… ciò dimostra che anche da semplici umani sono dei disadattati.
Luther (Tom Hopper) è un ballerino in stile Magic Mike e fa da garante a Ben (Justin H. Min), uscito di prigione dopo una truffa finita su tutti i notiziari; Viktor (Elliot Page) si è trasferito in Canada e ha un suo locale, forse è quello che se la cava meglio; Lila (Ritu Arya) e Diego (David Castaneda) sono sopraffatti dalla vita genitoriale che sta stretta a entrambi; Allison (Emmy Raver-Lampman) è il volto di una serie di prodotti per la pulizia della casa e non riesce a ritrovare la fama di un tempo; Klaus (Robert Sheehan) finalmente è sobrio, peccato che ora sia germofobico e ipocondriaco; Cinque (Aidan Gallagher), per motivi privi di logica, nonostante la sua “apparente” giovane età, lavora per la CIA.
Come da copione c’è un’apocalisse che minaccia per la quarta volta l’umanità quindi la famiglia più disfunzionale di Netflix è pronta per un’ultima missione… a questo punto è palese che tutte queste Armageddon dipendono proprio da loro.
Quando sono insieme funzionano alla grande ed è sempre divertente vederli interagire come una grande e chiassosa famiglia, peccato che gli sceneggiatori finiscano per dividerli togliendoci l’unico elemento vincente di una serie che altrimenti fa acqua da tutte le parti.
Persino i nuovi “cattivi” Jean e Gene sono pallosi e insignificanti e non aggiungono niente alla trama.
The Umbrella Academy aveva molto da dire e, se ci fosse stato il giusto tempo e soprattutto una buona sceneggiatura, avrebbe chiuso col botto invece è terminata in una calda estate di agosto nell’anonimato più triste di sempre.
Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere