Dal 15 settembre vanno in onda su Tim vision gli episodi della quinta e penultima stagione di The Handmaid’s Tale, pluripremiata serie tv per stomaci forti che appassiona dal 2017 milioni di telespettatori.
Se non volete spoiler non proseguite!
Alla fine della quarta stagione di The Handmaid’s Tale ci eravamo lasciati con l’odiatissimo Fred Waterford ucciso barbaramente in un bosco, nella terra di nessuno (tra Canada e Gilead) da June e di un gruppo di donne ex prigioniere del terribile regime.
La quinta si apre dunque con la Osborne che si aspetta di essere arrestata, ma che invece scopre di essere immune visto che il delitto è stato compiuto in un luogo dove la giurisdizione canadese non ha effetto.
La donna rimane libera di circolare ma è oppressa dai sensi di colpa, non per l’uomo che ha ucciso o per la sua perfida moglie, ma perché si pente di aver ceduto alle sue pulsioni peggiori Il che l’ha avvicinata al suo carnefice.
Serena intanto è spaventata per la sua sicurezza e ottiene di poter tornare a Gilead per seppellire Fred, ma in realtà lo fa con lo scopo di utilizzare la situazione a proprio vantaggio, facendo pressione sul comandante Lawrence.
Organizza un mega funerale e, poiché sa che è stata June a uccidere il marito, mostra alle telecamere che riprendono la cerimonia Agnes ovvero Hannah, ormai adolescente, facendo impazzire di dolore June e Luke.
I comandanti però non vogliono che Serena abbia di nuovo potere e la rispediscono in Canada dandole una sorta di incarico diplomatico e chiedendole di promuovere Gilead all’estero. La donna perde la protezione del governo canadese e viene affidata a una guardia del corpo del regime che la aiuta ad aprire un centro informativo.
Luke e June fanno di tutto per farlo chiudere e Serena viene fatta trasferire per sicurezza in casa di un comandante e di sua moglie che vivono in Canada.
Nel frattempo, June e Luke hanno da Nick notizie di Hannah e scoprono che sta frequentando una scuola per diventare una moglie.
Cercano poi aiuto dal Mayday, la resistenza di Gilead in Canada, ma dopo un tentativo di avere più informazioni, vengono catturati.
Devo dire che questa serie non mi delude mai, nonostante io pensassi che un’altra stagione per June lontana da Gilead potesse essere ripetitiva.
Temevo che lei vivesse come aveva fatto nel recente passato, quasi in trance, distaccata da tutto, invece paradossalmente l’assassinio di Fred e la consapevolezza dei suoi istinti più violenti l’hanno addolcita e avvicinata a Luke; quest’ultimo, anche rimbeccato da una battuta di Serena, sta facendo il percorso opposto e sta diventando più determinato e coraggioso.
Mi è piaciuto molto il loro riavvicinamento, anche perché in questa stagione Nick è lontanissimo, impegnato a fingere lealtà al regime e a non farsi scoprire.
Molto interessante è stata anche la story line relativa a zia Lidya che, prendendo spunto da ciò che capita a Janine (poveraccia, tutte a lei), sembra aver finalmente assunto la consapevolezza che il sistema delle ancelle non è un mezzo per risolvere il problema dell’infertilità, ma soprattutto un modo legale di assecondare le voglie perverse dei comandanti.
Non vedo l’ora che la zia faccia il mazzo ai comandanti e inizi quel riscatto del suo personaggio che ormai tutti aspettiamo.
La parte senz’altro migliore riguarda tuttavia Serena che, da trionfante a Gilead ora si trova invece prigioniera a casa di una pazza fanatica e di suo marito che la trattano di fatto come un’ancella, prendendosi cura non di lei ma della vita che ha in grembo.
La situazione mi fa godere non poco; che finalmente Serena capisca cosa ha fatto passare a June?
Che si redima anche lei?
Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà.
Per il momento il voto di questa prima parte è un bel 9, con punteggio massimo alla regia della Moss e alla fotografia come al solito al top.
No a Janine troppo spesso in pericolo di vita, a Moira che io francamente non sopporto e all’uscita troppo rapida di Emily, dovuta all’abbandono dell’attrice, ma non troppo coerente con il personaggio.
Qui il trailer della prossima puntata di The Handmaid’s Tale.
Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡