The Good Doctor è ripartita con una quinta stagione stanca e un nuovo ingresso nel team del St. Jose, successivamente sparito senza grosse spiegazioni.
Mi ero già rassegnata alla noia mortale finché non è arrivato il personaggio di Salen – squalo imprenditoriale – che rileva l’ospedale, ormai sull’orlo del fallimento.
Per chi lo volesse, eccovi il trailer di lancio.
“Sto dicendo che tutti siamo esposti. Tu, gli specializzandi. Audrey, oggi è un giorno tragico. Non possiamo però permettere a un singolo evento di mandare a monte la posta che abbiamo in gioco” (Salen Morrison a Dr. Lim)
OK, lo so che il protagonista è Shaun…
È però anche vero che senza un adeguato cast di contorno prima o poi la storia finisce per essere la solita zuppa.
Del nutrito gruppo di specializzandi della stagione precedente, sono rimasti solo Jordan e Asher che hanno sviluppato un rapporto conflittuale ma, nel tempo, anche di grande amicizia.
Devo dire che in fondo questa coppia non mi dispiace, le loro discussioni danno un po’ di brio a degli episodi con diversi momenti morti.
Nulla di nuovo sul fronte del rapporto Lea-Shaun: vederli crescere e maturare insieme nella loro relazione infonde una gran tenerezza.
È comunque il solito Dejà-Vu.
Marcus Andrews è sempre antipatico…
Audrey Lim invece è cambiata in meglio o forse col tempo ha solo rivelato la sua vera personalità.
Morgan e Park si sono messi insieme e sono andati a convivere…. NOIA NOIA e ancora NOIA!
Si arriva a una svolta nel momento in cui compare Salen; la donna inizialmente si spaccia per una paziente con sintomi di cui nessun altro medico è riuscito a trovare la causa.
Il team del St. Jose invece ci riesce brillantemente; ciò convince la donna a salvare l’ospedale dalla chiusura.
Immaginate la sorpresa di Glassman e del resto dell’équipe!
Io stessa sono rimasta a bocca aperta… e lo sono tuttora, ma non in modo positivo
La donna, purtroppo, vede tutto come un affare economico.
Se il costo è indirettamente proporzionale al beneficio… non è un affare!
Poco importa se una cura sperimentale possa salvare una vita, la formula vincente è:
RIDUZIONE COSTI = OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE
Le presunte buone intenzioni sulla carta – migliorare l’ospedale riducendo gli sprechi – vengono progressivamente distrutte da una serie di tagli che non guardano in faccia nessuno.
Nelle macchinette spariscono le patatine e compare cibo vegano… OK, mangiare sano fa bene alla salute.
Vengono negate a determinati pazienti cure costose e non coperte da assicurazione perché l’ospedale non se ne può far carico… salvo poi far installare una parete ad acqua nella nuova sala relax! 🤨🤨
Tutto crolla nel momento in cui capita un gravissimo “incidente” che porta Audrey Lim a decidere di intraprendere una veria e propria crociata contro Salen.
Grido di battaglia:
“Cacciamo questa bandita dalla nostra città”
L’introduzione di questo nuovo personaggio ha avuto l’effetto di smuovere un po’ le acque stagnanti di una serie che però fatica ancora a risalire.
Col tempo mi sono affezionata a Shaun e questo è il motivo principale per cui non ho abbandonato The Good Doctor.
Ultimamente però sto davvero facendo fatica a seguirla.
Speriamo che i prossimi sviluppi diano la spinta giusta.
Vi lascio il promo dell’undicesimo episodio.
Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon