Sweet Tooth 3 è la stagione finale della serie fantasy Netflix uscita il 6 giugno. È ambientata in un futuro distopico ed è tratta dal fumetto di Jeff Lemire, prodotta da Robert Downey Jr. e sua moglie Susan.
Abbiamo lasciato i nostri eroi alle prese con gli Ultimi Uomini del generale Abbott e con l’Afflizione che dilaga molto velocemente. Per rinfrescarvi la memoria andate qui.
Adesso ritroviamo Gus, che tutti vogliono perché è il Primo Ibrido, il quale con Tommy Jepperd, Becky e Wendy (Naledi Murray), cerca di raggiungere l’Alaska dove sperano di trovare la spiegazione sulla sua origine, la cura per l’Afflizione e la madre del piccolo cervetto. Golosone sta facendo dei sogni che gli mostrano proprio il luogo da raggiungere. Ci sono però anche altre persone che hanno le stesse visioni oniriche della misteriosa grotta: il Dottor Singh, in cerca di redenzione, Birdie (Amy Seimetz), la mamma di Gus che si è rifugiata nell’Artico per cercare la cura al virus.
Sul loro cammino troveranno molti aiutanti come Siana (Cara Gee), capo di un avamposto segreto tra i ghiacci e la figlia volpe artica Nuka (Ayazhan Dalabayeva), il piccolo Theo, la surfista che gli offre una casa, l’ufficiale di bordo Darwin e tanti altri.
Ci saranno anche dei cattivi a cominciare da alcuni vecchietti che vivono in un casinò ma soprattutto il clan Zhang capitanato da Helen (Rosalind Chao). Questa villain davvero psicopatica è alla disperata ricerca di un modo per non far nascere più bambini ibridi ed è l’emblema di chi non accetta la diversità. Costringe anche la sua stessa famiglia a fare altrettanto come per esempio la figlia Rosie (Kelly Marie Tran) che deve trattare i suoi lupacchiotti in un modo così disumano che fa male al cuore.
Sweet Tooth 3 è una storia che parla di amicizia e amore, di chi commette errori e impara ad accettarli, di chi non ci riesce, di chi ha trovato la redenzione e di chi ha capito il vero significato del sacrificio e di chi ha scoperto la strada verso casa. Un insegnamento alle generazioni future che se viviamo meglio la nostra vita lasceremo un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.
La serie finisce dove tutto è cominciato, tra i ghiacci dell’Alaska dove uno scienziato, cercando una cura per tutte le malattie tornò con un virus incurabile e una nuova specie ibrida. Sono proprio questi piccoli che molti considerano dei mostri a rappresentare la parte buona dell’umanità e per questo la natura ha deciso di salvare.
Il primo istinto di Gus è quello di mettere al sicuro gli umani, crede che ci siano anche persone buone, ma ce lo meritiamo davvero? L’uomo si crede migliore degli animali ma loro non distruggono le cose. Si ha la sensazione che in realtà si stia parlando del pianeta di oggi, non sappiamo infatti quali danni ancora porterà il cambiamento climatico.
Il cast è stato eccezionale a partire da Christian Convery che è riuscito a portare sullo schermo il coraggio, l’innocenza, la forza, la speranza e la dolcezza di Gus facendoci adorare questo piccolo golosone.
Insieme a lui e a tutti gli altri personaggi impariamo ad apprezzare quello che abbiamo finché lo abbiamo (no, mi sono intortata con l’italiano come direbbe qualcuno 😊), che le relazioni che scegliamo e che creiamo sono più forti di quelle dalle quali nasciamo Dovremmo imparare a vivere in un mondo dove lottiamo gli uni per gli altri e non gli uni contro gli altri.
Nel finale di questa favola che mescola dolcezza e dramma avrete una bella sorpresa su chi sia la voce narrante della storia. L’epilogo è davvero bello e commovente come del resto molti altri momenti di Sweet Tooth 3.
Vi consiglio vivamente di guardarla… con i fazzoletti in mano 😊.
Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!