Trust No One è un docu-film targato Netflix che racconta di una delle truffe peggiori della storia finanziaria mondiale.
Con l’ascesa dei bitcoin, nel 2013, l’apparente bravo ragazzo nerd Gerald Cotten fondò la QuadrigaCX, una società di Exchange che divenne famosa in tutto il Canada quando le azioni e il valore delle criptovalute schizzarono alle stelle, all’incirca nel 2016.
I mercati e le borse sono molto ballerine e capitò che, dopo il rifiuto da parte di Cina e Corea di dare spazio ai bitcoin nei loro mercati, la criptovaluta crollò nel 2018: fu una bella sorpresa per tutti gli investitori di QuadrigaCX che in quel momento volevano ritirare e convertire il loro denaro, ritrovarsi impossibilitati a farlo.
A ciò si aggiunse anche la morte sospetta del CEO, Cotten: con la sua scomparsa veniva meno tutta la speranza di recuperare i soldi in quanto era l’unico detentore delle password della società.
Il mistero si infittisce man mano che si procede con la visione, ma la verità sarà durissima da accettare per coloro che hanno perso tutti i loro risparmi, soprattutto perché non potranno mai più riaverli indietro.
La prima parte del film è dedicata a capire se Gerald sia veramente morto oppure sia solo scappato in qualche isola caraibica con 250 milioni di dollari mentre la seconda è più incentrata sulla moglie (che inizialmente viene indicata come sua complice) e sulla scoperta da parte di una commissione di indagine finanziaria dell’Ontario di un complicato Schema Ponzi ideato da Cotten, una vera e propria truffa a danno dei suoi utenti.
È davvero una vicenda che fa rimanere basiti perché quel bravo ragazzo, che viene presentato a più riprese come un nerd imbranato che si perde in un labirinto di un parco giochi, alla fine non è altro che uno psicopatico che ha tratto tutti in inganno e che ha truffato le persone via internet sin da quando aveva solo 15 anni.
La cosa più triste è la storia delle persone che hanno perso tutto a causa di Gerald e che si sono riunite in un gruppo Telegram per cercare di investigare sulla faccenda: l’unione fa sicuramente la forza e certamente avranno trovato un po’ di consolazione nel detto “Mal comune, mezzo gaudio” anche se nessuno gli darà mai indietro i soldi (si parla di cifre a cinque zeri) che hanno perso.
Come sempre, i documentari di Netflix ti insegnano molto e sono davvero ben fatti: in primis, ti permettono di entrare in empatia con i personaggi attraverso interviste, video, fotogrammi personali, testimonianze e, in secondo luogo, denunciano attività che, altrimenti, passerebbero totalmente in sordina.
Come avrei potuto scoprire una truffa simile altrimenti? L’insegnamento è sicuramente importante: non fidarsi delle apparenze e, in sintesi, non fidarsi proprio di nessuno quando si tratta dei risparmi di tutta una vita.
Non posso nemmeno immaginare il dolore di quel ragazzo cino-canadese di nome Tong Zou che, dopo la vendita della sua casa, ha investito tutti i suoi soldi in bitcoin sulla piattaforma di QuadrigaCX salvo poi non riuscire più a convertire nulla in denaro reale. (dopo la morte di Cotten, il sito venne completamente oscurato).
Tong non vedrà mai più i suoi risparmi e attualmente sopravvive alla sofferenza grazie agli antidepressivi e questo è davvero molto triste.
Io, personalmente, dopo la visione di questo documentario non sono per niente convinta della morte di Cotten, penso, anzi, che lui, dopo un intervento chirurgico facciale, sia da qualche parte a divertirsi con soldi non suoi e che anche la moglie c’entri molto più di quello che voglia far credere.
Anche in questo caso, come in molti altri, mi sembra assurdo che la giustizia non possa fare nulla e resti a guardare una frode di simile entità.
L’unica speranza è di non cadere mai vittima di un raggiro simile anche se nessuno è veramente al sicuro dai truffatori online.
Un’altra nota di merito del docu-film è quella di spiegare benissimo cosa siano i bitcoin e come funzioni questa realtà che io non conoscevo per nulla: in modo chiaro e semplice sono riuscita a capire tutto su criptovalute e blockchain e ora posso dire di avere veramente le idee più chiare.
Tra il libro e il film ho sempre preferito il libro, per questo cerco sempre di guardare serie tv con sceneggiatura originale. Più son truci e meglio è, perché l'unico modo per combattere il Male è attraverso la sua conoscenza. Se mi cercate, non mi troverete mai al cinema nelle sale dei film strappalacrime. Molto meglio gli horror e tanti, tanti pop corn!