Dal 15 aprile 2022 è disponibile su Netflix il film horror Choose or Die (Scegli o Muori) che vanta tra i suoi protagonisti la star di Sex Education, Asa Butterfield.
Il film mette al centro la dimensione videoludica di Kayla (Iola Evans) che trova a casa dell’amico Isaac (Butterfield), smanettone di prim’ordine, una vecchia cassetta di un videogioco che sembra appartenere agli anni ’80.
Attirati dal fatto che, finendolo, si possano vincere 125 mila dollari, i due iniziano a giocare senza sapere che quel videogame li intrappolerà in una sfida all’ultimo sangue con spargimento di morti e di feriti. A questo si aggiunge il fatto che il gioco sembra conoscerli profondamente e, anzi, anticipa sia le loro parole ancora prima che le pronuncino sia i loro terrori più profondi.
L’espediente della cassetta l’avevamo già visto in The Ring mentre il fatto di scegliere se fare del male a qualcuno o a se stessi era un fine gioco psicologico di Saw – L’enigmista, quindi, il risultato è un horror che non inventa niente di nuovo e si rifà a moltissime pellicole dello stesso genere degli ultimi decenni riscrivendole ma senza troppi guizzi geniali o fantasia.

Il sangue c’è e anche le scene terrificanti ma nel complesso è un film che non spaventa perchè non tocca la psicologia di chi guarda a meno che quest’ultimo non si senta particolarmente immedesimato nelle vite dei protagonisti.
Kayla è una ragazza povera che sogna di diventare programmatore, ha perso il fratellino piccolo che è annegato in piscina e ora deve badare a sua madre che non si è più ripresa dall’accaduto: trova rifugio solo a casa di Isaac, un mago del computer un po’ pazzo che è innamorato di lei e che farà di tutto per aiutarla.
L’affresco familiare e sociale è dei più terribili: si respira la povertà, la presenza di ratti e insetti nelle case che sono sporche, fatiscenti e la vittoria al gioco sembra la via di salvezza da un’esistenza grottescamente puerile e misera.
Ma nè Kayla né Isaac sanno che prezzo dovranno pagare anche se, alla fine, riescono ad arrivare al creatore del gioco e, pur non riuscendo a fermare il massacro, scegliendo ogni mossa con accuratezza giungeranno alla fine non senza disseminare disperazione e morte lungo la loro strada.
Nel complesso Choose or Die è un horror che non ha niente di originale che ti faccia gridare WOW ma che si lascia guardare, l’ora e mezza di visione scorre anche con qualche brivido (la scena in cui la cameriera “mangia” i vetri rotti dei bicchieri mi rincorre ancora adesso negli incubi) per cui mi sento di consigliarlo a chi vuole passare una serata diversa.

Come ho già detto, sono lontani i fasti di Saw oppure di The Ring anche perchè l’idea alla base del videogame viene spiegata in maniera sgangherata offrendo moltissimi punti di domanda a noi spettatori: ci chiediamo, infatti, come il gioco possa predire il futuro o come riesca a spingere i giocatori a fare male a loro stessi ma non troviamo risposta.
Ci dobbiamo accontentare di accettare che vi sia un alfabeto magico per cui, una volta che se ne è entrati in possesso, si comincia a godere mentre gli altri soffrono.
Se ci fosse, però, come è nel film, una scelta secca: “Riguardi il film o muori” sicuramente lo rivedrei, visto che ci tengo troppo alla mia vita e questo horror, pur essendo una scopiazzatura di altri, non fa male a nessuno!


Tra il libro e il film ho sempre preferito il libro, per questo cerco sempre di guardare serie tv con sceneggiatura originale. Più son truci e meglio è, perché l'unico modo per combattere il Male è attraverso la sua conoscenza. Se mi cercate, non mi troverete mai al cinema nelle sale dei film strappalacrime. Molto meglio gli horror e tanti, tanti pop corn!