Dopo una mediocre prima stagione, Imogen, Noa, Tabby, Faran e Mouse tornano con otto nuove puntate su Prime Video.
È vero, non ho parlato benissimo di Original Sin, ma almeno era guardabile. Pensavo inoltre che peggio di così non avrebbero potuto fare, e invece Roberto Aguirre-Sacasa e Lindsay Calhoon Bring mi hanno smentita alla grande.
Ho scoperto anche che il signor Aguirre-Sacasa ha scritto e prodotto tra le altre cose Riverdale, questo spiega tutto…
Le cinque final girls, come amano autocelebrarsi adesso, sono in terapia, seguite dalla dottoressa Sullivan. Insieme affrontano le conseguenze delle azioni delle rispettive madri e cercano di barcamenarsi tra lezioni scolastiche e relazioni varie, in modo da concludere un anno troppo frenetico.
Ma dove le avevamo lasciate?
Imogen ha partorito una bellissima bambina che nel primo episodio dà in adozione a una coppia di Millwood. Noa e Shawn, Mouse e Ash e Faran e Henry sono felicemente insieme. Tabby è… Tabby.
Pretty Little Liars: Summer School ha un inizio caotico, il killer (che non era morto nella stagione precedente, ops) scappa dalla prigione dov’era tenuto in attesa del processo, ma viene riacciuffato non prima di aver fatto altre vittime. Il tutto avviene nell’arco di quindici minuti ed è talmente ridicolo da non essere credibile. Alla fine però “A” viene condannato e le ragazze possono andare avanti con la loro vita.
Dopo un salto in avanti di sei mesi e a ridosso dell’estate le final girls sperano di godersi i mesi di caldo, ma ecco che arriva la brutta notizia. Hanno fallito gli ultimi test e per non essere bocciate dovranno frequentare un corso di recupero e sperare di passare l’esame finale.
Insomma, normale amministrazione per delle adolescenti.
Se non fosse che i problemi per le ragazze raddoppiano, a causa del successo di un sito chiamato Spookyspaghetti, frequentato dalla stessa Mouse, in cui non si parla d’altro che del massacro al quale sono sopravvissute. Tra gli argomenti più in voga c’è la credenza sul fantasma di Bloody Rose, una sorta di richiamo da fare davanti a uno specchio in perfetto stile Bloody Mary al quale però dovrebbe seguire la comparsa della sanguinaria Rose, la madre dei gemelli Waters.
Le papere, spinte da quell’idiota di Mouse, si introducono illegalmente a scuola per addobbare il bagno delle ragazze di candele e pronunciare per cinque volte la frase d’evocazione… Ovviamente farlo a casa pareva brutto, ma tant’è che da quel momento in poi iniziano a ricevere chiamate anonime alle quali sobbalzano con tanto di sguardo terrorizzato.
Le parole chiave di questa nuova stagione sono Final Girls e Spookyspaghetti, imparerete a odiarle per quante volte verranno pronunciate, ma iniziamo con la prima e più importante differenza: in Summer School, la parte crime è inesistente se non per gli ultimi episodi ed è tanto debole e assurda da non riuscire a mantenere le aspettative della prima stagione. In compenso, i drammi non mancano, ma da chi parto?
Imogen mantiene la sua doppia personalità, che in queste otto puntate sfocia in momenti di vera violenza, ma è anche l’unica a dimostrare di essere sconvolta da ciò che le è capitato. Le altre? Piccole e colorate farfalline che continuano felici la loro vita.
Noa si allontana dal fidanzato, la convivenza a casa di lui dove viene tollerata appena dalla madre sarà uno dei motivi che contribuiranno agli accadimenti successivi, ma non l’unico.
Una sorte simile tocca a Faran e Henry. Non preoccupatevi, le nostre due belle donzelle troveranno consolazione altrove.
Mouse è la seconda, dopo Imogen, che non ho apprezzato. L’ossessione che ha per quel sito diventa tediosa e condiziona ogni sua azione. Odiosa.
Infine, Tabby. Evidentemente erano molto soddisfatti del suo personaggio da voler duplicare. All’Orpheum arriverà un’altra Tabitha ma in versione maschile. Immaginate la mia contentezza sulle doppie citazioni, doppie domande su film preferiti e via dicendo. Come se non bastasse anche il girl power raddoppia, trasferendosi su Faran che cercherà quel potere nel posto sbagliato. Le ci vorranno tutti gli otto episodi prima di capire che se non è la prima a crederci allora non riuscirà in niente. Meglio tardi che mai…
Come nella prima stagione ritroviamo l’estremizzazione di questo girl power che sfocia in bullismo. Davvero cringe da vedere. Eppure riescono anche a trattare di inclusività, di lutto, di malattie mentali, com’è possibile cadere su temi così importanti?
La scrittura resta debole e illogica, i buchi di trama sono grossi quanto case e la coerenza azione-reazione non esiste.
Dopo essere stata attaccata dal killer e ricoperta di sangue, che fanno quelle sgallettate? Portano una tremante e traumatizzata Imogen in un fast food a mangiare. Facciamo sul serio?
Come se non avessimo già toccato il fondo ecco la chicca: la setta religiosa. Ora sì, che ci sono tutti gli elementi per bocciare questa stagione.
Spero, anzi prego, che Pretty Little Liars: Summer School non venga rinnovata. L’unica cosa degna è la sigla, il resto è da dimenticare.
Avete presente quando inizia a piacervi un personaggio e dopo cinque minuti muore o quando alla fine di una serie che vi è piaciuta tanto ne annunciano la cancellazione? Ecco, quello è il mio mai una gioia personale. Ho un talento naturale nel trovare le brutture più indicibili da guardare e dopo averlo fatto mi consolo divorando patatine e horror.