Peaky Blinders torna con un secondo episodio dove la trama inizia a tingersi di tonalità torbide… e Tommy si gioca il tutto per tutto

“Da quando sono entrato in politica, ho capito che la linea non si muove dal centro verso destra o verso sinistra… si muove in cerchio”
Tutti ci provano a fare le scarpe a Tommy Shelby… lui però ne sa una più del diavolo e riesce a scovare gli scheletri negli armadi dei suoi nemici.
Non essendo riuscito a far fuori Mosley – divenuto nel frattempo un potente esponente del partito fascista – Thomas decide di combatterlo dall’interno e fa un accordo con i repubblicani irlandesi.
Si tratta di un gioco molto pericoloso che potrebbe costargli la vita, ma che lui è disposto a fare pur di vendicare Polly.
Purtroppo, non potrà contare né sull’appoggio della sorella Ada né tantomeno su quello del fratello Arthur.
L’assenza di zia Gray pesa ogni giorno di più come un macigno…

Arthur è il personaggio che meno mi sta piacendo finora… beh, non è che mi sia mai andato troppo a genio, ma in quest’ultima stagione si è proprio ridotto al fantasma di se stesso.
Tommy in qualche modo è riuscito a trovare la forza per ripulirsi e sta cercando di non far cadere il fratello nella fossa che si è scavato con le sue mani.
Purtroppo, senza grandi risultati.

Solo contro tutto e tutti, Thomas prepara il suo piano di attacco.
Prevedo guai belli grossi.
Puntata senza grandi scossoni, ma sempre molto intensa.
Una lamentela però la devo presentare: sta cosa di mandare in onda un solo episodio a settimana deve finire!
È un’agonia ☹
Vi lascio il promo del terzo episodio.
Alla prossima con Peaky Blinders 😉

Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon