Peaky Blinders torna finalmente con la sesta e ultima stagione, ma è una gioia che si tinge di profonda tristezza per la perdita prematura della grande Helen McCrory ☹, volto di Polly Gray.
L’episodio pilota è, difatti, un tributo all’attrice. Per chi se lo fosse perso, eccovi il trailer di lancio.
“Fin da quando ha iniziato a costruire il Suo impero aveva una stampella a cui appoggiarsi. La scorsa notte l’abbiamo rimossa”
Con queste orribili parole, la portavoce dell’Esercito Repubblicano Irlandese annuncia a Tommy le
“modifiche che è stato necessario apportare alla Sua organizzazione, Signor Shelby”.
L’attentato a Mosley è fallito; molti dei Peaky Blinders hanno pagato con la vita… e Polly è tra questi.
Inutile sottolineare come il dolore di Tommy sia immenso.
Tra lui e zia Gray c’è sempre stato un rapporto difficile, è vero, ma sempre sincero. Magari qualche volta condito anche da una punta di crudeltà, perché i due non se le mandavano certo a dire.
Polly era però la vera roccia della famiglia… ed era il braccio fermo al quale Tommy sapeva di potersi sempre appoggiare.
L’uomo riuscirà mai a ottenere vendetta per questo duro colpo sferrato alla sua famiglia?
5 dicembre 1933 – Miquelon Isle (Canada).
Sono passati quattro anni dalla morte di Polly; Tommy non ha più toccato un goccio di Whiskey né ha più annebbiato i suoi sensi con l’oppio.
Adesso è un uomo migliore, sempre lucido e molto più calmo.
Attenti però a non fargli pressioni perché “l’altro Shelby” è sempre lì, in un angolo, pronto a tirare fuori la sua Colt e a regolare i conti alla vecchia maniera.
Siamo quasi alla fine del proibizionismo e il nostro protagonista decide di cogliere l’opportunità per riaprire la sua attività Import/Export di Whiskey e oppio.
Per l’occasione, torna dagli Stati Uniti Micheal Gray, che dovrà farsi portavoce di un accordo tra il cugino e lo zio di sua moglie Gina.
Tommy però è un uomo dalle mille sorprese… e ne ha in serbo una in pieno stile Shelby.
Che emozione mamma mia!
L’attesa è stata davvero lunga, anche troppo, ma ne è valsa la pena.
Peaky Blinders esordisce come di consueto – e a noi piace così, ammettiamolo – con un bel pugno nello stomaco per tutti.
Troppe persone si posizionano in prima linea nel dire a Tommy che non ha imparato quali siano i proprio limiti.
E perché mai dovrebbe? Lui è un uomo che limiti non ne ha!
Non importa come, prima o poi Shelby ottiene quello che vuole. Certo, ora deve muoversi in modo molto più cauto perché è rimasto solo.
Lizzie sa di averlo praticamente perso:
“Niente più Polly, niente più Whiskey, niente più Tommy”
Anche se forse non è mai stato veramente suo a causa dell’onnipresente spettro di Grace.
Quando c’era la mano di zia Gray a sorreggerlo, Thomas poteva permettersi di perdersi nell’oblio di alcol e droga, perché sapeva che lei lo avrebbe sempre salvato anche a un passo dalla caduta nel baratro.
Ora però tutto è cambiato… prevedo grossi guai.
L’assenza di Helen McCrory si sente; Peaky Blinders non ha lo stesso sapore senza di lei.
Cillian Murphy però è sempre egregio, domina il palcoscenico virtuale con la sua brillante presenza e con una voce baritonale che è una panacea per le orecchie.
E per il cuore, anche di fronte alla pesantezza di molte scene. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo episodio, di cui vi lascio il promo.
Dalla StreamRegia è tutto … per adesso 😉
Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon