Torna Outlander con il secondo episodio dopo la premiere della scorsa settimana con i suoi meravigliosi scenari naturali. Le avventure degli abitanti di Fraser’s Ridge vanno avanti tra presunte resurrezioni, starnuti e incontri di pace.
Jamie, Uccisore dell’Orso, ha appena iniziato il suo compito come agente di Re Giorgio presso gli indiani e subito sorgono i primi ostacoli: i Cherokee vogliono che la Corona gli dia delle armi per difendersi dai sempre più numerosi coloni che stanno oltrepassando i confini e occupando le loro terre. Il nostro eroe è in conflitto con la sua coscienza, sa che lui combatterà al fianco dei ribelli quando scoppierà la guerra ma non sa da che parte staranno gli indiani e ha paura che armandoli poi possano fare del male a coloro che ama se saranno dall’altra parte della barricata. Che fare allora? Ci penserà Ian a schiarirgli le idee. Ascoltando il nipote, si rende conto che lui considera gli indiani come parte della famiglia avendo vissuto tra di loro, e Jamie, dato che si fida di Ian, prende la sua decisione a dispetto di qualunque possa accadere in seguito. Bravo.
Divertentissima la scena in cui l’Highlander si ritrova due donne nel letto mentre è ospite dei Cherokee. Rifiuta le avance delle signore che vorrebbero un figlio da lui tra le risate di Ian che si inventa una stupida scusa per toglierlo dai guai. Appena torna a casa va da Claire per calmare i bollenti spiriti e dimostrargli quanto gli è mancata… distruggendo la stanza.
Il fanatismo religioso di Tom Christie regna sovrano e non vuole farsi curare perché pensa che la malattia gli sia stata mandata da Dio, e che le donne debbano stare zitte… soprattutto quando sono più intelligenti dell’uomo. Ma ci pensa Fraser, che è convinto che la fede in mano a Christie possa diventare un’arma di guerra, a rimetterlo a posto ordinandogli di rendere la chiesa che sta costruendo un luogo d’incontro, né protestante né cattolico, in cui tutti possono entrare liberamente con Dio nel cuore. Anche Claire che è accusata di essere una strega solo perché cura le persone (di nuovo). Tom non mi piace proprio come personaggio, tarpa persino le ali a Malva che vorrebbe imparare dalla Sassenach. Il figlio Allan credo sia fatto della stessa pasta del padre: brutto.
Marsali è prossima al parto del quarto figlio e mi dispiace molto vedere l’assenza di Fergus. È più ubriaco che mai e si sente sempre più inutile. Il fatto che il bambino nasca non proprio come se lo aspettava, credo che sia la mazzata finale. Spero che riesca a tornare in se stesso e a rendersi conto che se succede qualcosa di brutto quando non c’è, non è colpa sua.
Neanche Bree riesce a trovare il suo posto. Era così entusiasta di fabbricare dei fiammiferi che resta molto delusa quando a nessuno importa più di tanto. Vogliono solo che faccia dei figli. Solo Roger la incita a continuare, lo sto rivalutando… forse non è così inutile come sembra. Ah, è diventato persino un pastore.
Un’ultima parola su Claire. Per adesso è lasciata molto sullo sfondo, scopriamo solo che ha paura di non riuscire ad affrontare le cose che le succedono lì, come il difficile parto di Marsali. Ed è sempre più terrorizzata dalle violenze subite. Credo che soffra di un bel disturbo da stress post traumatico. Vedremo come svilupperanno questa parte.
Alla prossima puntata di Outlander.
Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!