Questo potrebbe essere l’incipit per una recensione di Nine Perfect Stranger. Sì perché questa serie originale Amazon Prime ha tutte le caratteristiche per farti aumentare il dosaggio di Xanax della sera.
Un misto di ansia, fastidio e un continuo “adesso spengo, mi prudono le mani, la prenderei a sberle”
Chi? Lei.
La superstar protagonista.
Nicole Kidman.
Nelle vesti di Masha, eterea, misteriosa, pseudo terapista farcita di psicopatia e falsità, gestisce una sorta di Rehab per incasinati. Una villa privata spersa nel nulla, travestita da centro benessere e chiamata TRANQUILLUM HOUSE.
La Kidman interpreta questa biondissima e bellissima donna russa, dal passato oscuro e strano, che promette di creare un percorso personale per ogni singola persona che varchi la soglia del suo santuario e di ridare serenità a chi si sente afflitto dall’oblio.
E gli altri protagonisti?
Nine Perfect Stranger. Nove anime perse del tutto diverse tra loro ma piene di problemi: chi per il suicidio di un figlio nel passato, chi per droga, chi per colpa della carriera e di zero vita personale, chi per troppi soldi e l’incapacità di non impazzirne, chi per aver dato di matto dopo un tradimento… e chi è lì solo per motivi “investigativi”.
Ci troviamo così immersi in otto episodi dove capiamo lentamente che Masha non è una terapeuta, e pare che non abbia nessuna buona intenzione con i suoi sfortunati clienti.
Siamo catapultati in un minestrone di sesso, paranoie, tentati omicidi, paure, istinti suicidi, senza dimenticare una certa dose di romanticismo nascosto tra le pieghe dell’ansia.
Ci immergiamo in strani rapporti soft porn a tre tra lei (la misteriosa Masha), il suo assistente più fidato e una delle addette al benessere.
Intrecci etero/gay che saranno i fautori di una delle svolte più sensate, forse l’unica.
Tutto questo mentre nel Rehab vengono fatti prelievi di sangue senza spiegarne il motivo agli ospiti, i quali iniziano (grazie al cielo!!) a capire che qualcosa non va quando tutti cominciano ad avere allucinazioni pesanti.
Perché?
Cosa succede in quella “villa”? Perché devono raccontare di sé stessi nelle sedute, ma di lei, della eterea Masha, nessuno sa niente? Eppure tutti sentono puzza di bruciato.
E come reagiremo noi se alla fine, nonostante ci aspettassimo il peggio, in realtà le cose andassero bene?
Tra colpi di scena che aumentano l’ansia, bugie e svolte che ribaltano la situazione, NINE PERFECT STRANGER è una serie che potrebbe dare grandi soddisfazioni se solo limitasse le follie della protagonista, che a una certa rendono tutto parecchio snervante.
Attendiamo la seconda stagione, anche se pare non sia una certezza: i pareri infatti sono stati discordanti, nonostante un cast di tutto rispetto (oltre alla Kidman, troviamo anche Melissa Mc Carthy, Michael Shannon, Luke Evans e Bobby Cannavale, tutti attori famosi sui red Carpet americani). Gli daranno fiducia?
MonnyPenny