Midsummer Night è una miniserie norvegese approdata su Netflix l’11 aprile 2024.
Qualora lo vogliate, eccovi il trailer.

“Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.” (Mark Twain)
Carina riunisce la famiglia per una tradizionale notte di mezza estate.
In quell’occasione decide insieme al marito di fare un annuncio importante.
Oh beh, in verità lui non ha nessuna voce in capitolo, lei lo mette di fronte al fatto compiuto e deve limitarsi ad accettare la cosa.
Di fronte a cotanta assenza di carattere Ti chiedi come abbia fatto sta donna a innamorarsi di quest’uomo e farci pure dei figli.
Uno spaventapasseri ha più nerbo.
Alla radiosa festicciola si presentano fratelli, cognati, ex generi e quelli futuri, figli di primo letto, pargoli illeggittimi e tutto il parentado fino alla quinta generazione.

Foto di gruppo tutti sorridenti con delle belle coroncine di fiori sulla testa.
Ci si ingozza di aringhe affumicate e insalata di patate come in tutte le migliori famiglie.
Purtroppo, c’è un MA!
Svariati flashback iniziano a mostarci che le vite perfette dei protagonisti in realtà non sono così rosee come vogliono farci credere.
Anzi, alcune fanno davvero schifo.
La peggiore di tutti è Hanna, odiatisssima dalla sorella minore che la ritiene un’ipocrita.
Faccetta d’angioletto, nasconde un’anima putrefatta.
È incomprensibile come quasi tutti sembrino amarla; la madre arriva persino a giustificare ogni sua azione.
Odiosissima…
Alla fine, quando viene fuori il graaaaaaaaaaaaaande segreto segretissimo di Carina e Johannes, sbotti un sonoro
MA DAI! TUTTO QUAAAAAAAAAAAA?

Continuate a cantare e a far finta di nulla che è meglio, su!
Midsummer Night è un trito e ritrito di luoghi comuni già visti e di minestre riscaldate che ormai hanno sapore di stantio.
Nulla di memorabile. Dura pure troppo per quel che si vede.


Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon