
Dopo i primi due episodi di Maria Antonietta (qui) avevamo già avuto non poche perplessità e devo dire che alla fine delle otto puntate il giudizio globale non è cambiato.
La serie, che racconta la storia della delfina Maria Antonietta, dal suo arrivo in Francia, nel 1770, appena quattordicenne come promessa sposa del futuro Luigi XVI, termina nell’ottavo e ultimo episodio con la tanto agognata nascita dell’erede maschio nel 1781, che la rende legittimamente la regina di Francia.
Qui il trailer.
Nonostante la freschezza e la bravura di Emilia Schüle, alcuni personaggi, su tutti Giuseppe II (Jonas Bloquet ), che ho letteralmente adorato e una splendida fotografia, la serie non è decollata, non ha portato quella ventata di novità a una storia già più volte e in più modi raccontata.

Con la morte di Luigi XV (un sempre molto apprezzabile James Purefoy) e la partenza di madame Du Barry trovo che la serie abbia perso brio, Yolande, la contessa di Polignac, e Fersen non hanno esercitato su di me lo stesso fascino. Non ha aiutato il ruolo molto marginale del conte.
Se nelle prime puntate, anche attraverso scelte registiche apprezzabili avevo empatizzato con la giovane austriaca, prigioniera dei pregiudizi francesi, nelle ultime mi ha francamente annoiato.
Non perché si è trasformata in una frivola regina o perché non sia stata invece una vera innovatrice, ma semplicemente perché non mi ha trasmesso alcuna emozione.
Aspettavo con ansia di capire la direzione che questa serie avrebbe preso, se quella dissacrante di alcune nuove produzioni storiche attuali oppure se avesse avuto una svolta femminista, tuttavia si è mantenuta statica, senza aggiungere altro a una storia nota.
Un re che cresce, si evolve ma non convince, il rapporto con la Polignac poco esplorato, un bel pacco incartato con classe, ma con un regalo scadente.

Una nota di merito va alla caratterizzazione dei personaggi della principessa di Lamballe (Jasmine Blackborow) e della coppia Conte di Provence (Jack Archer) e Maria Giuseppina di Savoia (Roxane Duran), questi ultimi resi veramente odiosi e lei una perfetta sorellastra di Cenerentola.
L’ho amata, devo capire se realmente era così.

Peccato, le premesse erano splendide e mi dispiace che il prodotto alla fine non sia stato all’altezza delle aspettative. Ci sarà una seconda stagione? Forse, lo sapremo a breve.
A presto!


Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡