Un bulletto, una bestia inarrestabile o un miliardario pazzo: possono sembrare completamente diversi, ma condividono lo stesso obiettivo: rendere la vita un inferno al protagonista, perchè il ruolo del cattivo è fondamentale per la buona riuscita di un film.
Questi stereotipi esistono fin dagli albori del cinema e si ripetono tutt’oggi nella cinematografia moderna. Ma com’è possibile che i cliché del cattivo rimangano gli stessi dopo più di 100 anni?
Diamo un’occhiata agli archetipi più celebri

Il Cattivo “Classico”
I cattivi classici non hanno qualità di riscatto. Sono lì per fungere da ostacolo all’eroe, fanno cose cattive semplicemente perché sono malvagi. Sono bidimensionali, mancano di qualsiasi tipo di sviluppo e non suscitano simpatia da parte degli spettatori.
Ora il pubblico preferisce personaggi più dinamici, quindi questo tipo di cattivo viene usato raramente. I cattivi classici sono stati per lo più relegati nelle storie in cui i bambini possono imparare il concetto di bene contro male.
Ad esempio, Yzma di Le follie dell’Imperatore è una vecchia megera maliziosa che progetta continuamente di usurpare il trono.
L’ Anti-Cattivo
Gli anti-cattivi sono cattivi che possono avere tratti, valori e obiettivi nobili, ma i loro metodi per raggiungere questi obiettivi sono discutibili o addirittura malvagi. La loro etica e quella degli eroi sono strettamente allineate, ma una sottile differenza li pone su fronti opposti. Nel caso più estremo, sono bravi ragazzi convinti che il fine giustifichi assolutamente i mezzi.
Un esempio recente di questo è Thanos di Avengers: Infinity War . Crede che uccidere metà dell’universo lo stabilizzerà e porterà alla prosperità la metà sopravvissuta.


Il Bullo
I bulli sono personaggi meschini che rendono la vita infelice agli eroi. Le loro motivazioni possono variare dalla semplice gelosia alla totale mancanza di morale e spesso vengono descritti come vittime di abusi e insicurezze a loro volta. A volte si pentono e diventano dei buoni; altre invece passano da cattivi minori a cattivi in piena regola. Hanno lo scopo di fornire contrasto agli eroi e motivarli a essere migliori.
Biff Tannen di Ritorno al Futuro usa le sue dimensioni per intimidire gli altri e compensare la scarsa intelligenza.
La Figura Autoritaria
Le figure autoritarie sono cattivi che hanno una posizione di potere ma ne bramano ancora di più. Sono guidati dal desiderio di ricchezza, prestigio o forza militare e non si fermano davanti a nulla pur di ottenere sempre di più ciò che vogliono. Sono spesso tiranni e megalomani, non ascoltano nessuno tranne se stessi e spesso rispondono a qualsiasi offesa con crudeltà ingiustificata. Il presidente Snow di The Hunger Games ne è un tipico esempio: è crudele, spietato e usa il suo potere politico per mantenere i distretti sottomessi.


La Bestia
La bestia è un mostro il cui unico obiettivo di distruggere e terrorizzare. L’eroe non può incontrarsi con loro e negoziare i termini, sono selvaggi arrabbiati; questo tipo di cattivo si trova spesso nell’horror e nella fantascienza. Sono tra le nemesi più pericolose della letteratura, proprio a causa del loro potenziale distruttivo, infatti, alla fine, la morte è l’unica modo per sconfiggerli. Gli squali hanno letteralmente intasato questa categoria con innumerevoli film, ma noi vi portiamo l’esempio dei Graboid di Tremors, ai quali piace predare gli umani senza una ragione apparente.
Il Fanatico
I fanatici sono cattivi guidati da un’ideologia estrema, spesso religiosa, ma può anche essere una convinzione morale contorta. Ne sono accecati e non riescono (o non vogliono) comprendere le conseguenze delle loro azioni. Potrebbero credere che un certo gruppo di persone debba essere spazzato via dalla faccia della terra, o che la vera pace possa essere raggiunta solo quando il libero arbitrio viene estinto; qualunque sia la ragione, continueranno a spingere, qualunque cosa accada, come il serial killer di Se7en. John Doe uccide e punisce le sue vittime in base ai sette peccati capitali della Bibbia.


La Macchina
Terrificante, inarrestabile. In questo è simile alla Bestia, la differenza tra i due è che mentre le bestie operano basandosi sui loro istinti di base, le macchine utilizzano una logica fredda e dura basata unicamente sugli ordini ricevuti. Le loro abilità tecnologiche li mettono in una posizione di forte vantaggio contro l’eroe e questo, combinato con la loro incapacità di provare emozioni, li rende nemici quasi inarrestabili. Uno degli esempi più popolari è il Terminator , un’implacabile macchina per uccidere che può spacciarsi per umano, ha la capacità di apprendere e adattarsi ed è in grado di compiere imprese straordinarie.
Il Male Puro
Le personificazioni del Male sono proprio questo: puro male che opera per distruggere o dominare il mondo. Offrono poco o nessun retroscena, sono semplicemente malvagi perché sono il male incarnato; non possono essere convinti, minacciati o ignorati. Si trovano principalmente nella narrativa fantasy e rappresentano sfide quasi insormontabili contro cui gli eroi devono lottare. Sauron de Il Signore degli Anelli ne è un ottimo esempio. Comanda eserciti di cattivi, desidera governare tutta la Terra di Mezzo e corrompe chiunque per i propri scopi.

Che ne dite, qual è il peggior cattivo con cui avere a che fare?
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.