Io no, mi dispiace. Il colore delle Magnolie è tornato per la sua quarta stagione e di nuovo è un buffet di buoni sentimenti, discorsi cringe, preghiere e amicizia tossica. È Settimo Cielo con la diarrea, è Ned Flanders presidente. È qualcosa che mentre lo guardi ti vergogni per i protagonisti, ma al contempo li disprezzi per quanto sono ridicoli.
Volete un riassunto? Esci Mesci e Piscia i Pesci, anche quest’anno un trio di migliori amiche adulte si comporta in modo immaturo tenendosi per mano, facendosi complimenti e autocelebrandosi con una frequenza quasi dolorosa. Alla fine non succede neanche granché, a parte un uragano che purtroppo non uccide nessuno e la novità che Dana Sue e Helen si mettono pure a cantare, obbligando concittadini e spettatori (io ho skippato veloce) a sorbirsi i loro superflui vocalizzi.

La quarta stagione inizia con un salto temporale, e considerando che non ricordavo assolutamente cosa fosse accaduto nella terza, la cosa non ha avuto alcun peso. Solo nel primo episodio scopriamo che Dana Sue è diventata partner silenzioso del suo stesso ristorante e sta insegnando le basi della cucina a degli adolescenti. Helen ha una nuova relazione con un architetto sbucato dal nulla, e Maddie ha pubblicato il suo libro, fatto un tour promozionale di tre mesi ed è fidanzata ufficialmente con Cal. Tutto molto a caso.

Come al solito attorno a loro orbitano il marito traditore pezz’emmerda di Dana Sue, che già mi stava antipatica ma riprenderselo in casa non mi andrà mai giù, quella faccia da infamona di Jamie Lynn Spears che odio sia nella vita reale che nel ruolo lagnoso di Noreen, Erik, che fa della voglia di morire persistente uno stile di vita, il figlio illegittimo e palloso Isaac e tutto un giro di adolescenti così sfigati e deprimenti che fanno male al cuore.
Veramente, questa serie è tremenda, per riuscire a finire la stagione ho dovuto alternarla a vari episodi di crime e anime, perché vederla tutta di fila è un suicidio neuronale, una roba che se ne vedi tre consecutivi non sai se è meglio correre in bagno o in pronto soccorso. Anche rileggendo le recensioni precedenti, linkate sopra, mi rendo conto con grande amarezza che è riuscita a peggiorare al punto da non aver più nulla da dire in merito.
Se cercate dei lati positivi posso garantire che la fotografia è eccellente, ma finisce tutto lì, in una trama profonda come una pozzanghera. Mi auguro che il trasferimento di una delle tre protagoniste, annunciato/ipotizzato a fine stagione, decreti la fine della serie una volta per tutte e la deviazione dei suoi fondi, palesemente sprecati, verso progetti più meritevoli.

Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.