Prima di iniziare, ricordo brevemente agli smemorati cos’era successo nella prima stagione di Locke & Key.
Dopo l’omicidio del padre Rendell, i fratelli Tyler, Kinsey e Bode Locke vanno a vivere con la madre Nina nella casa degli antenati paterni, Keyhouse, a Matheson in Massachusetts. All’inizio non sono molto felici del trasferimento, ma lentamente si adattano fino a sentirsi a “casa”. Trovano delle chiavi magiche che donano dei poteri speciali a chi le usa (essere un fantasma, creare il fuoco, entrare nella mente, far cambiare aspetto, andare ovunque, comandare qualcuno, aggiustare le cose, eliminare ricordi). I ragazzi ne sono i custodi, sono la loro eredità e devono proteggerle così come la Porta Nera (che si apre con l’Omega), il portale dal quale i demoni arrivano sulla terra sotto forma di pallottole di ferro sussurrante e si impossessano delle persone se quest’ultime vengono colpite. La cattiva della situazione è Dogde, un demone Eco che vuole conquistare il mondo, avere le chiavi e uccidere i Locke (altro mia cara?).

Adesso veniamo a noi.
La storia di Locke & Key ha origine nel 1775 durante la rivoluzione americana e infatti, attraverso dei flashback, ci viene mostrato come sono nate le chiavi e il perché. È partito tutto da un antenato dei Locke e da quello di un altro personaggio della serie.
Tyler, Kinsey e Bode continuano a loro missione di custodi delle chiavi, ne trovano altre e addirittura imparano a forgiarle. Ovviamente sono dei ragazzi e quindi le usano a loro piacimento e per il loro diletto.
Tyler prosegue la sua storia con Jackie. È super dolce e tenerissimo con lei e inizia a fare di tutto per non farle scordare la magia perché, purtroppo, gli adulti non la ricordano e lei sta per compiere 18 anni. Il ragazzo ha paura che questo sarà il suo stesso destino. Fato che non è assolutamente dalla loro parte.
Kinsey sembra un’altalena che oscilla tra Scot e Gabe. Mentre il primo è davvero il dolce e bravo ragazzo che appare, sempre pronto ad aiutarla, il secondo è… non è quel che sembra! Lei ha paura di perdere le persone, per questo all’inizio le tiene a distanza, ma poi si lascia andare e diventa sicura di se stessa, una super eroina con le ali (grazie sempre a una chiave, non ve lo devo ricordare ogni volta no? Oppure avete bisogno di quella della memoria? 😊).
Bode è il solito cacciatore di chiavi. Infatti, trova Ercole che rende super forti, una che apre una Keyhouse in miniatura e qualunque cosa viene fatta alla riproduzione avviene realmente in casa (attenti ai ragni giganti!), una che diventa una catena.

Ad aiutare i ragazzi ci sono anche lo zio Duncan ed Erin, una vecchia amica del padre, che hanno trovato un modo per ricordare anche se sono adulti.
Dogde è sempre a caccia delle chiavi, ma ha cambiato metodo: vuole imparare a crearsele invece di rubare quelle che già ci sono. E questa volta ha un’aiutante più psicopatico di lei. Vi assicuro che ne vedrete di tutti i colori. Per esempio, le persone si scioglieranno… come acido. O diventare demoni (una sorta di vampiri succhiasangue). O risucchiati da una radice, come succederà a qualcuno dei protagonisti ☹. È ossessionata dall’aver al suo fianco una persona che però non cederà, guardare per credere!
Ci sono delle new entry: Josh Bennett, un professore di storia, e sua figlia Jamie. L’uomo si avvicinerà molto a Nina (ma molto molto) ma ha qualcosa da nascondere e lo classificherei con un personaggio ambiguo: né completamente buono né completamente cattivo. La bambina diventerà amica di Bode nonché sua complice di marachelle legate alle chiavi.
E Nina? È bloccata nel suo dolore e mi dispiace molto per lei, cerca la verità sulla morte del marito ma non riesce a venirne a capo perché è tutto collegato alla magia ed essendo un’adulta non la ricorda. Viene relegata al ruolo di personaggio secondario. In una bellissima scena tra lei e Bode (non ho pianto, no no!) forse qualcosa si smuove.

Questa stagione di Locke & Key è stata più cupa, ma con maggiore azione e quindi più bella. I particolari vengono collegati l’uno all’altro ma sempre un poco alla volta, ciò che era rimasto in sospeso e nascosto nella prima viene portato a galla. Mi piace questo schema del non svelare tutto e subito, ti spinge ad andare avanti per scoprire di cosa stanno parlando.
Ho apprezzato scoprire come tutto ha avuto origine, un qualcosa di irreale ma che affonda le radici in fatto storico realmente accaduto.
Ho capito che le chiavi sono fatte della stessa sostanza dei demoni e possono portare il male più oscuro o il bene più grande, è il creatore a decidere il loro scopo. Penso che questo sia quello che potrebbe succedere con ogni cosa della vita: il buono o il cattivo lo decidiamo noi con le nostre azioni.
I ragazzi ci hanno messo un po’ a capire chi fosse il vero malvagio, noi lo sapevamo perché lo avevamo visto. Questo particolare ha aggiunto una nota ansiogena alla serie (oddio che ansia nel labirinto e la musichetta non ha aiutato!).
Si sa già che ci sarà una terza stagione e infatti le basi sono già state create con la fine di questa (scordatevi che vi dico quali!). Io sono curiosa soprattutto di scoprire quali saranno le conseguenze per la decisione che uno dei Locke ha preso.
Ve la consiglio? Certamente! Potete trovarvi di tutto: magia, forti legami familiari e di amicizia, tradimenti e alleanze (anche improbabili), un pizzico di horror e thriller. Voglio lasciarvi con il trailer qui e con una frase detta da Nina che mi è piaciuta molto: Perdere se stessi dopo una tragedia è normale, ma poi è necessario cercare di ritrovarsi.

Serena

Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!