Ogni settimana, anzi che dico, ogni giorno esce una serie nuova, e con la stessa velocità con cui arriva, viene anche cancellata; è un po’ una malattia di questi tempi, non si riesce ad aspettare che lo show ingrani veramente e si preferisce fermare subito la potenziale perdita economica. “Una volta” non era così, infatti gli anni ’90 sono riusciti a regalarci telefilm che sono durati anni e hanno segnato usi e costumi di un’intera generazione, ma non solo: ci hanno lasciato una inesauribile sensazione di “Questo l’ho già visto”.
Di chi sto parlando?
Buffy the Vampire Slayer
Un’adolescente che porta sulle spalle il peso del mondo, letteralmente: Buffy ha ridefinito i concetti di teen drama, horror, azione e drama tutti insieme. Una danza intrisa di umorismo acuto, dolore, crescita, sacrificio: non si basa esclusivamente su spaventi o sangue, approfondisce invece lo sviluppo complesso dei personaggi e affronta i problemi della vita reale attraverso la narrazione metaforica. Dall’esplorazione dei temi dell’identità e dell’empowerment all’affrontare l’amore e la perdita, offre una profondità raramente vista nella televisione soprannaturale. Sarah Michelle Gellar guida un cast straordinario e coeso in una serie che non ha eguali.
Willie il principe di Bel Air
Will Smith interpreta più o meno se stesso in questa sitcom della NBC. Come spiega la popolarissima sigla, la mamma lo manda via dal suo duro quartiere di Filadelfia per vivere con i ricchi zii Phil e Vivian a Bel-Air. Qui si trova catapultato in un’esistenza lussuosa che taglia fuori la realtà a cui era abituato, infatti la serie mostra i temi delle relazioni razziali e delle differenze di classe attraverso la narrazione comica, e presenta al contempo le forti interpretazioni di James Avery (zio Phil) e Alfonso Ribeiro (Carlton Banks). Grazie alle loro performance, questa sitcom si distingue come una delle migliori rappresentazioni delle problematiche vissute dagli afroamericani in quegli anni.
Sabrina, vita da Strega
Basato sul popolare personaggio di Archie Comics, Sabrina the Teenage Witch vede Melissa Joan Hart nei panni di una giovane ragazza che scopre i suoi poteri magici nel giorno del suo sedicesimo compleanno. Con un gatto parlante di nome Salem, le eccentriche zie Hilda (Caroline Rhea) e Zelda (Beth Broderick), questa incantevole sitcom mescola elementi soprannaturali con il più classico dramma adolescenziale, rendendola una parte irrinunciabile della cultura pop degli anni ’90. Non è un caso che il remake in chiave horror prodotto da Neflix sia durato così poco: Sabrina era già perfetta così.
Friends
Davvero serve una descrizione? Probabilmente una delle sitcom televisive di maggior successo della storia, Friends racconta la vita di sei giovani amici che vivono a Manhattan: Ross (David Schwimmer), Rachel (Jennifer Aniston), Monica (Courteney Cox), Chandler (Matthew Perry), Joey (Matt LeBlanc) e Phoebe (Lisa Kudrow). Nel corso di dieci stagioni, il pubblico li guarda affrontare l’amore, le sfide professionali e la crescita personale. Famosa per i suoi slogan memorabili e i suoi momenti iconici, la serie si è guadagnata un’eredità duratura nella storia della televisione.
Streghe
Una nuova versione del genere drammatico soprannaturale, Streghe intreccia una storia di sorellanza e stregoneria che ha ottenuto il plauso della critica e una fan base fedelissima. Lo spettacolo ruota attorno alle tre sorelle Prue (Shannen Doherty), Piper (Holly Marie Combs) e Phoebe (Alyssa Milano) che scoprono la loro eredità magica e il loro destino di Streghe del Trio, potenti incantatrici destinate a proteggere gli innocenti dalle forze del male. Nel corso delle sue otto stagioni, la serie ha mantenuto un equilibrio avvincente tra trame incantevoli e sviluppo sincero dei personaggi. L’uscita di Prue è stata orribile, ma mai quanto quella patacca di reboot prodotta un paio di anni fa. BLEH.
Beverly Hills 90210
Hey io avevo le figurine!
Ambientata sullo sfondo della ricca comunità di Beverly Hills, questa serie svela le complessità di un’adolescenza privilegiata. Gli spettatori assistono alla crescita e alla trasformazione di Brandon Walsh (Jason Priestley) e di sua sorella Brenda (Shannen Doherty) (che alla fine lasciano entrambi lo show) e dei loro amici attraverso il liceo e l’università fino all’età adulta, mentre stringono amicizie, sperimentano crepacuori e affrontano complesse questioni sociali. Una serie ricca di esagerazioni, eventi drammatici e scene cringe, alla quale va dato credito di aver aperto la strada a un filone praticamente infinito di drammi scolastici.
The Simpsons
Annunciato come uno dei più grandi programmi televisivi di tutti i tempi, ha ridefinito l’animazione negli anni ’90, offrendo uno sguardo satirico alla vita familiare americana attraverso gli occhi dei suoi assurdi e macchiettistici personaggi dalla pelle gialla. Con un cast di doppiatori stellare, questa lunga serie ha prodotto innumerevoli momenti e slogan memorabili (“D’oh!”), influenzando la cultura popolare come nessun altro spettacolo animato. Senza perdere un colpo, oggi non si fa che parlare delle “predizioni”, ossia gli eventi folli e surreali visti sullo schermo che si sono poi avverati.
X-Files
Questa innovativa serie di fantascienza ha affascinato il pubblico negli anni ’90, fondendo elementi di mistero, horror e dramma per esplorare il paranormale. Con David Duchovny nei panni dell’agente dell’FBI Fox Mulder e Gillian Anderson nei panni della sua scettica partner Dana Scully, X-Files ha approfondito le cospirazioni governative e i fenomeni inspiegabili con un perfetto equilibrio tra scetticismo e convinzione. La sua influenza può essere percepita in innumerevoli serie moderne, ma nessuna riuscirà mai ad eguagliarne il fascino e soprattutto l’originalità.
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.