La ruota del tempo è giunta alla conclusione della prima stagione. Un trambusto di informazioni e di rivelazioni si sono riversate in un unico calderone così velocemente da non lasciare nemmeno tempo allo spettatore di elaborare la cosa che … era già tutto finito.

Orbene, alla fine si scopre chi sia il Drago Rinato?
Lo scopriamo, tranquilli… ovviamente non ve lo dirò mai, anche perché nel pandemonio che succede nell’arco di soli tre episodi c’è veramente pochissima carne al fuoco ☹
Mai una serie TV mi aveva messo così in crisi come La ruota del tempo
Gli effetti speciali e le scenografie sono molto spettacolari, peccato che il nocciolo della storia sia concentrato in una manciata di puntate.
Fin dall’inizio ho avuto la strana sensazione che gli sceneggiatori abbiano deciso di prediligere la grafica rispetto ai contenuti.

Ogni episodio inizia con un flashback che accenna al passato dei personaggi senza però poi contestualizzarlo in modo adeguato.
Alcuni degli attori in gioco che hanno predominato durante la prima parte, spariscono di colpo nell’epilogo.
Non si capisce bene quale sia il rapporto tra le Aes Sedai; si chiamano sorelle, vivono tutte insieme in una Torre – quando non vagano in giro per il mondo – ma di fatto sembrano odiarsi.
OK, ci può stare che non tutte vadano d’accordo … solo che non è chiaro il perché!
Per esempio, i dialoghi tra Moiraine – Ajah Blu – e Liandrin – Ajah Rossa – sono sempre carichi di astio e di doppi sensi incomprensibili.
Insomma, si intuisce che tra le due non scorra buon sangue – per usare un eufemismo – ma non viene dato alcun dettaglio di eventuali vicende pregresse tra loro.

Nynaeve al’Meara, Egwene al’Vere, Rand al’Thor, Perrin Aybara e Mat Cauthon – i ragazzi che intraprendono il viaggio con Moiraine – hanno tutti della magia in sé ma non sanno come incanalarla.
Finché…. paaaaaaaaaaaaaaaff! Egwene al’Vere attiva di punto in bianco così tanta magia da arrivare al limite dell’autocombustione.

E che finale poi!
L’apoteosi del… bene nun c’ho capito una mazza, ora posso passare ad altro.
Mesta, vi saluto dalla Stream Regia.


Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon