La lista dei miei desideri, tratto dall’omonimo romanzo di Lori Nelson Spielman, è la nuova rom-com approdata sulla piattaforma Netflix e la protagonista Sofia Carson inizia ad avere una certa dimestichezza con il genere.
Elizabeth (Connie Britton), tanto amata dai figli, purtroppo deve fare i conti con la sua imminente dipartita, ciò che preoccupa maggiormente la donna è lasciare la sua adorata Alex completamente smarrita e persa in una vita senza nessuno scopo.
All’apertura del testamento alla giovane viene consegnato un video dove la madre le spiega che per ottenere l’eredità dovrà esaudire ognuno dei suoi desideri scritti quando aveva solo tredici anni.

Tra questi ci sono: provare la stand-up comedy, riallacciare i rapporti con il padre e trovare il Vero Amore, quello più difficile da portare a termine! Ad aiutare Alex nell’impresa ci sarà l’avvocato Brad (Kyle Allen). Provate a indovinare cosa succederà tra i due? Dai è pur sempre una commedia romantica!
Alex inizierà piano piano a spuntare le voci della lista, riuscendo a capire che sua madre vuole semplicemente vedere la figlia realizzata e non più “persa”.

Quello che conta è riuscire a trovare sé stessi e a volte ciò di cui abbiamo bisogno è una piccola spintarella da parte di chi ci ama profondamente. Questa folle idea di Elizabeth permetterà ad Alex di unirsi ancora di più alla madre ormai scomparsa e finalmente a vivere e lasciarsi andare senza più paura.
La lista dei miei desideri è una buona rom-com che intrattiene piacevolmente e il profondo legame madre/figlia fa veramente commuovere.


Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere