Grazie al successo di Joker, diretto da Todd Phillips e uscito ormai nel lontano 2019, il 2 ottobre 2024 potremo rivedere Joaquin Phoenix vestire i panni di Arthur/Joker al fianco di Lady Gaga nell’attesissimo Joker: Folie à Deux, attualmente presentato all’ottantunesimo festival internazionale del cinema di Venezia.
Sono una fan dei film Marvel (anche se le ultime pellicole e serie mi hanno delusa enormemente), ma, per quanto riguarda i film dell’universo DC (mi scuso con quelli a cui sono piaciuti, ma a me hanno fatto pena), a parte la trilogia di Batman di Christopher Nolan, non se ne salva uno.
Con il Joker di Todd Phillips, però, siamo su un altro livello. Il film si concentra sul villain di Gotham City appartenente all’universo DC, ma non è il classico cinecomic a cui siamo abituati: sembra di vedere un film d’autore! Siamo a un livello superiore, rispetto alla tendenza proposta sino a ora. Tra l’altro è costato pochissimo rispetto ad Aquaman, Wonder Woman, Superman, Shazam e Suicide Squad; la cosa buffa è che ha incassato di più e ha permesso a Joaquin Phoenix di vincere l’ambita statuetta come miglior attore.
Nonostante il film sia STUPEFACENTE, ci sono state molte critiche legate al fatto che questo fosse violento e che potesse spingere le persone a imitare le azioni del pagliaccio. Anche io prima di vederlo, concordavo con la loro opinione. Molti film e serie tv violente potevano, di fatto, spingere all’emulazione.
Quando poi l’ho visto, ho capito cos’è che ha spaventato la gente: pur non essendo un film di tipo politico (è stato ribadito più volte dal regista), descrive una Gotham che è lo specchio del mondo in cui viviamo, dove i ricchi vivono nel loro limbo dorato, ignorando tutto e tutti, e la povera gente si barcamena per restare a galla e non affondare. Sarà poi il Joker a iniziare la rivolta e a mettere a ferro e fuoco Gotham.
Prima di parlare della trama del film, voglio spendere due parole sul caro Gioacchino Fenice (Joaquin Phoenix); molti si chiederanno: è migliore la sua interpretazione del Joker o quella di Heath Ledger?
Per me entrambi hanno dato vita a un Joker magnifico, ma in due contesti diversi; Ledger era il villain all’interno di un film dedicato al supereroe Batman (dove, tra l’altro, lo stesso Bale ha affermato che Ledger aveva recitato meglio di lui…veramente??? Non ce n’eravamo accorti… grazie Bale, senza di te non lo avremmo capito!).
Mentre Phoenix interpreta il Joker in un film dedicato solo a lui e alla sua storia; quindi, per due ore vediamo la discesa di Arthur Fleck, che finisce per “abbracciare” il Joker.
Le ho trovate due interpretazioni STREPITOSE, dove non c’è un vincitore.
Il film ci racconta la storia di Arthur Fleck, che vive con la madre e lavora travestendosi da pagliaccio; il suo sogno è quello di diventare un comico e far ridere la gente. Sin dall’inizio della pellicola viene bullizzato, schernito e picchiato; non riesce a stabilire un legame con nessuno se non con sua madre, persino la psicologa che lo segue non lo ascolta, anzi gli dice che Thomas Wayne ha tagliato i fondi; quindi, non avrà più un supporto psicologico e i farmaci.
Lui stesso, in una scena del film, dirà che nella sua esistenza non è mai stato felice.
La storia ci racconta la vita di un uomo solo, che soffre di un disturbo mentale, ride all’improvviso e in situazioni non adeguate, per questo porta con sé delle carte che dà alla gente per informarle e in qualche modo scusarsi di queste risate, che prova a reprimere e soffocare.
I legami che vediamo tessere da Arthur, nel corso del film, sono tutti frutto della sua fantasia.
Gotham, che oramai è una città arida, triste e cupa, non accetta Arthur con le sue fragilità e lui, minuto dopo minuto, perderà la sua umanità e finirà per diventare un assassino sociopatico, un mostro che smetterà di provare amore e compassione.
Alla fine, Arthur Fleck morirà e al suo posto nascerà il Joker, nemesi dell’eroe Batman.
Il film è un pugno nello stomaco, vedere come Arthur sia consapevole dei problemi che ha, cercando disperatamente aiuto senza trovarlo, mi ha rattristata; la società lo tratterà come un essere inutile e insignificante e lo “sputerà” come spazzatura.
Vi consiglio di vedere il film non solo per la grande prova attoriale di Phoenix, ma soprattutto perché vi sarà impossibile non riflettere su quanto visto per domandarvi se, forse, Arthur si sarebbe potuto salvare dal precipizio della sua follia.
Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere