Il Ragazzo dai pantaloni rosa è un film diretto da Margherita Ferri, dopo essere stato presentato al Festival del Cinema di Roma e successivamente approdato in sala a novembre 2024, è ora disponibile sulla piattaforma Netflix.
Si ispira alla triste storia di Andrea Spezzacatena che il 20 novembre del 2012, all’età di quindici anni, si tolse la vita a causa di un gruppo di compagni che bullizzarono il giovane per aver indossato con orgoglio un paio di pantaloni rosa che la madre aveva stinto per errore.
Purtroppo, la gentilezza e l’eccentricità di Andrea non vennero mai comprese dai suoi compagni che decisero nel modo più vigliacco di umiliarlo in ogni modo possibile creando addirittura un gruppo su internet con il nome Il ragazzo dai pantaloni rosa. La pellicola trae spunto dal libro scritto dalla madre del ragazzo, Teresa Manes, intitolato Andrea oltre il pantalone rosa.

La storia di Andrea ci viene raccontata da lui stesso, post mortem, scelta che non ho particolarmente apprezzato.
Molto intensa è stata l’interpretazione di Claudia Pandolfi nei panni di una mamma che dimostra tutto il suo amore per il figlio e il dolore nel non aver compreso la sua profonda emotività. Un ragazzo che pur di far felici gli altri si mette sempre in disparte, soffrendo in silenzio.
Dalla separazione dei genitori fino ad arrivare agli atti di bullismo che lo spinsero a compiere l’estremo gesto, Andrea ha provato a farsi accettare soprattutto da Christian, quello che un tempo era suo amico e che divenne il suo peggior carnefice.
Il Ragazzo dai pantaloni rosa, attraverso la dolcezza di Andrea, ci mostra quanto la cattiveria gratuita dei propri coetanei può arrivare a uccidere.
Aveva tutta la vita davanti, avrebbe potuto essere chiunque in questo mondo ma qualcuno lo ha colpito senza capire che il suo cuore e la sua anima non avrebbero potuto reggere il peso di tanta cattiveria.
Se un paio di pantaloni rosa indossati da un ragazzo hanno spinto dei giovani a maltrattare un compagno significa che c’è qualcosa dì sbagliato nella nostra società.
Questo film, a mio avviso, si fa portavoce di una delle piaghe più atroci che abbiamo… il bullismo!
Vi consiglio di guardare e sentire con il cuore la triste storia di Andrea.


Avete presente il mondo gotico di Penny Dreadful? Preparatevi perché non avete visto niente. Lasciatevi trascinare dal mio elegante cinismo…ne vale la pena. Se da piccola desideravo ricevere il bacio del vero amore come le principesse, con gli anni il crime si impossessa di me e capisco che dare la caccia ai cattivi è più divertente del vissero felici e contenti. Nonostante ciò, resto sempre una romanticona, infatti amo i period-drama. Da sempre ho evitato le soap spagnole ma alle Dizi turche non sono riuscita a resistere