Il racconto perfetto, titolo originale Un Cuento Perfecto, è una miniserie composta da cinque episodi attualmente su Netflix.
Una favola moderna che viene raccontata con calma, senza fretta, così da farci assaporare ogni dettaglio, ma soprattutto conoscere e apprezzare i protagonisti. Se crediamo nella regola “gli opposti si attraggono” direi che qui ci ha preso in pieno.
La serie è tratta da un romanzo di Elísabet Benavent e a quanto ho capito non è nemmeno la prima trasposizione, ma quelle precedenti non ci interessano.
Margot con le sorelle Candela (Ingrid García Jonsson) e Patricia (Lourdes Hernandez), è una ricca ereditiera di una catena di alberghi fondata dal defunto nonno ed è in procinto di sposarsi, letteralmente, infatti si sta preparando con abito bianco e varie. Peccato però che la ragazza venga colta da un attacco di panico, decide di mollare il ricco rampollo e fugge sotto lo sguardo esterrefatto di parenti e futuro marito.

Dall’altro lato abbiamo David, decisamente il suo opposto, ragazzo di umili origini vive accampato sul divano dei suoi migliori amici Iván (Jimmy Roca) e Domi (Tai Fati) e per ripagarli fa il babysitter a tempo perso per il loro figlioletto, intanto svolge lavoretti banali giusto per restare a galla. Nonostante questo, David ti cattura subito con la sua allegria e il suo ottimismo, impossibile non affezionarsi.
I due si incontrano per caso e decidono di intraprendere “in amicizia” un viaggio che li porterà teoricamente lontano dal loro presente, allo scopo di ritrovarsi, praticamente invece trasporterà noi e loro in un caleidoscopico giro sulle montagne russe delle emozioni.
Decisi a non complicarsi la vita con questioni di cuore ribadiscono più volte che sono solo amici, Anna Castillo (Margot) e Álvaro Mel (David) sono perfetti in questo ruolo, così dolci che ti verrebbe voglia in diversi momenti di abbracciare lo schermo, tanta è la tenerezza che suscitano.

La storia è accompagnata da una voce narrante che esprime a parole i pensieri dei due ragazzi e incredibilmente non è per niente fastidiosa, anzi, ci aiuta a capire quello che non emerge a una prima occhiata. Scopriamo per esempio che David ama fare composizioni floreali anche se i clienti del negozio per cui lavora sembrano poco interessati.
Come ho già detto gli sceneggiatori se la sono presa con calma, cosa strana per una serie spagnola che in genere eccede nel bene o nel male, invece qui i giorni scorrono, i due approfondiscono il loro rapporto e sono sempre più convinti di raggiungere il loro traguardo, cioè, tornare ed essere felici con i propri fidanzati.
Bah, traguardo discutibile tenendo conto che Filippo (fidanzato di Margot) è solo interessato ai soldi e mantenere il suo status e Idoia (fidanzata di David) è più impegnata a trasformarlo in uno dei tanti per apprezzarlo davvero. La storia finirà davvero così?
Il racconto perfetto è tranquillità, pace e buoni sentimenti, niente sfocia nel banale o nel trash, non ci sono colpi di scena o salti sul divano, e dall’altro niente è troppo dolce, tutto è dosato perfettamente come gli ingredienti di una torta.
Ed è una torta da divorare? No, è un dolce da mangiare un poco per volta, assaporandone ogni pezzo. Insomma, una storia davvero carina per passare un pomeriggio spensierato.

Qui il trailer de Il Racconto Perfetto:

Che dire di me? Amo più le serie TV dei film, perché? I film durano pochi minuti, i telefilm ti danno la possibilità di conoscere i personaggi fino a considerarli amici. Sono impacciata, sfigata e decisamente il mio angelo custode è partito per Bora Bora e lì è rimasto. Mi piacciono quasi tutti i generi, ultimamente ho scoperto che la Turchia è la terra dei sogni, ma... il primo amore restano gli States. Comunque, nel dubbio, il mio gatto da ottimi consigli su cosa guardare oppure no, animale saggio!