Con il tragico e discusso finale di GOT tutti credevamo che il mondo creato da George R.R. Martin avesse perso il suo fascino, ma il prequel House of the Dragon ha ridato vita a una serie fantasy che si pensava ormai morta e sepolta.
Entrambe le storie ci mostrano una vera e propria lotta per il potere rappresentato dal famoso Trono di Spade; tuttavia, lo scrittore stesso ci rivela in un podcast la grande differenza tra le due:
“House of the Dragon è diversa da Game of Thrones in alcuni modi significativi. Anche se sì, entrambi gli spettacoli riguardano questioni di potere e chi avrà il Trono di Spade. Ma House of the Dragon è molto più simile a una tragedia Shakespeariana. Pieno di personaggi fantastici che puoi amare o odiare. E i ragazzi che sembrano davvero, figli di puttana e cattivi faranno cose eroiche, i personaggi che sembrano buoni faranno cose orribili. Un po’ come gli esseri umani.”
E così è stato… la serie prequel, su cui pochi riponevano speranze dopo la grande delusione riguardante GOT, ha convinto tutti, tenendo con il fiato sospeso milioni di telespettatori che non vedono l’ora di guardare la prossima stagione, probabilmente nel 2024.
Gli attori hanno svolto, nelle dieci puntate, performance straordinarie. Il casting è stato fatto in maniera esemplare e nonostante i cambi di attori, i personaggi sono sembrati perfettamente in linea. Ben dodici di loro sono stati candidati dalla HBO per Gli Emmy Awards.
Emma D’Arcy, che ha iniziato a interpretare Rhaenyra Targaryen nel sesto episodio, è stata candidata come Attrice protagonista mentre Paddy Considine, l’interprete di Re Viserys Targaryen, come Attore protagonista.
Per quanto riguarda gli attori non protagonisti, la HBO ha presentato: Fabien Frankel (Ser Criston Cole), Rhys Ifans (Otto Hightower), Matthew Needham (Lord Larys Strong), Matt Smith (Principe Daemon Targaryen) e Steve Toussaint (Lord Corlys Velaryon).
Per la categoria di attrice non protagonista, il network ha nominato: Milly Alcock (la giovane principessa Rhaenyra Targaryen), Eve Best (la principessa Rhaenys Targaryen), Emily Carey (la giovane Alicent Hightower), Olivia Cooke (Alicent Hightower adulta) e Sonoya Mizuno (Mysaria).
Uno dei momenti più amati è stato sicuramente quello dell’ottava puntata in cui un fiero e ormai quasi morente Viserys percorre la sala del trono per difendere Rhaenyra e suo nipote Lucerys dalle pretese di Vaemond Velaryon ( qui).
La scena in cui Daemon sistema la corona caduta al fratello è stata casuale e improvvisata, ma di grandissimo impatto.
Il momento più triste sicuramente il finale di stagione.
La coppia formata da Daemon e Rhaenyra è stata la più shippata in assoluto e il tifo per la realizzazione della loro storia d’amore incestuosa è stato naturale per tutti i telespettatori.
I personaggi più odiati sicuramente Criston Cole e Larys, una delle scene più discusse è stata proprio quella tra quest’ultimo e le regali estremità di Alicent!
Ci sono stati tre parti tragici, con scene cruente che però hanno reso giustizia alla realtà dei tempi.
Diverse sono state le elucubrazioni sulla malattia del re, tra le ipotesi: il morbo grigio e la fascite necrotizzante.
Ci ha pensato Paddy Considine a svelarci che si è trattato di una forma di lebbra.
I draghi sono stati una parte fondamentale della storia.
Ne abbiamo visti nove, compresi Balerion detto “il Terrore nero”, di cui è possibile ammirare la gigantesca reliquia del suo cranio, e Vermithor, la “furia bronzea”.
Il primo era uno dei tre draghi cavalcati da Aegon il Conquistatore e le sue sorelle, usati per conquistare Westeros. L’ultimo a cavalcarlo fu re Viserys, che dopo la sua morte decise di non domare più nessun drago.
Il secondo era cavalcato da re Jaeherys I, predecessore di Viserys. Il suo ruolo sarà probabilmente fondamentale nella seconda stagione.
Per ricreare le caratteristiche somatiche dei Targaryen e dei Velaryon sono state usate diverse parrucche.
Emilia Clarke, l’amata/odiata Daenerys, ne aveva di meravigliose abilmente intrecciate, in House of the Dragon quelle usate sono state oggetto di pesanti critiche… parliamoci chiaro, erano davvero brutte e alquanto scadenti, tanto da essere paragonate a un mocio Vileda!
Considine ha affermato: “Sono così costose, quelle parrucche costano migliaia di sterline”. Ti crediamo sulla parola Paddy!
Non sono stati solo gli spettatori a criticare le acconciature, sembra che l’attore più restio a indossarle fosse Matt Smith, visto che le amava così tanto è stato quello che ne ha avute di più!
Alcune piccole curiosità.
Nell’ultimo episodio Daemon Targaryen canta una canzone nell’Alto Valyrian al drago Vermithor. Qual è la sua traduzione e possibile significato?
Sputafuoco / Capo alato / Ma due teste / A un terzo cantano
Dalla mia voce / I fuochi hanno parlato / E il prezzo è stato pagato / Con la magia del
sangue
Con parole di fuoco / Con occhi chiari / Per legare i tre / A te canto
Come uno ci raduniamo / E con tre teste / Voleremo come eravamo destinati /
Splendidamente, liberamente
Questa ninna nanna potrebbe parlare di Aegon il Conquistatore e delle sue sorelle-mogli, Visenya e Rhaenys che conquistarono Westeros con i loro tre draghi: Balerion, Vhagar e Meraxes.
Potrebbe riferirsi anche al principe che fu promesso e legarsi al nuovo spin off su Jon Snow alias Aegon Targaryen… oppure potrebbe fare riferimento agli antichi modi in cui i Valyriani si legavano ai draghi con incantesimi di sangue per preparare il drago in questione a un nuovo cavaliere.
Molte scene della serie sono volutamente scure. La HBO ha preso questa decisione per sottolineare i momenti difficili che i personaggi devono affrontare e sappiamo che sono davvero tanti.
Nel corso di un’intervista, infatti, Martin ha spiegato che per questa parte della storia dei Targaryen si è ispirato a fatti realmente accaduti nell’Inghilterra del XII secolo.
Se per Game of Thrones ha preso spunto dalla Guerra delle Due Rose, per House of the Dragon ha utilizzato un periodo della storia inglese detto l’Anarchia, tra il 1135 e il 1154, i sostenitori della figlia di Enrico I, l’imperatrice Matilde, da lui nominata come sua erede, e quelli di Stefano, nipote di Guglielmo il Conquistatore, dettero vita a una sanguinosa guerra civile.
Sanguinosa come quella che non vediamo l’ora di vedere nella prossima stagione!