Il dovere è sacrificio, eclissa ogni cosa, anche il sangue. Tutti gli uomini d’onore devono pagarne il prezzo.
Alzi la mano chi, ascoltando quella musica e seguendo il volo dell’uccello che ci ha riportato nel cortile di Winterfell non ha provato un brivido di emozione e nostalgia.
Furbi i creatori di House of the Dragon a far iniziare la seconda, attesissima, stagione (qui la recensione della prima) non a Roccia del drago, ma alla maestosa Barriera, e con un bellissimo, a mio avviso, Cregar Stark (Tom Taylor) che si trova con Jacaerys quando questo viene raggiunto dalla notizia della morte del fratello.
La Barriera è lì, bella come ce la ricordiamo e riecheggia già la famosa Winter is coming, lì tra i ghiacci si avverte anche il dolore del ragazzo.
Dolore che attanaglia una scarminata Rhaenyra ( bravissima Emma D’Arcy) , in cerca dei resti del suo bambino, per poterlo piangere.
Durante questa premiere la regina non parla quasi mai, ma la sua mimica è potente e la scena del saluto al figlio, insieme agli altri è struggente.
A ordire la vendetta ci pensa Daemon( Matt Smith) che assolda due brutti ceffi “blood and cheese”, così noti ai lettori del libro, per far in modo che sia preso … un figlio per un figlio.
Quello da uccidere sarebbe il simpaticissimo e soprattutto molto pentito Aemond, ma a farne le spese è il figlio maschio di Aegon, sempre più sciroccato.
Il bimbo viene ucciso davanti alla madre, Helaena, personaggio molto etereo, sembra pazza, invece sembra l’unica sana in famiglia Targaryen.
I lettori hanno storto il naso, aspettandosi una scena tipo le nozze rosse, ma io ringrazio invece che non si sia vista l’uccisione del bambino, mi sono bastati i suoni, piuttosto eloquenti.
Oltre a ciò, il resto è stato un grosso meh, con Otto e Alicent( Olivia Cooke) impegnati ognuno a conservare il proprio potere, i Velaryon al servizio di Rhaenyra e soprattutto l’odioso Sir Criston, impegnato a dare diletto in ogni dove ad Alicent, si mostra più viscido e repellente.
Una parola riguardo alla sigla iniziale, che ho amato … la tessitura di un arazzo, che parte da un filo rosso come il sangue versato nella famiglia, che ripercorre la storia di Casa Targaryen dall’Antica Valyria fino agli eventi più recenti rappresentati nella serie.
Bellissima e molto poetica.
In attesa che il serpente Larys diventi il villain che ci meritiamo, che Rhaenyra riprenda in mano la situazione e capire quali saranno le alleanze dei due schieramenti, vi do appuntamento alla fine di House of the Dragon per tirare le somme di una stagione che si prospetta infuocata!
Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡