Cieeeeeeeeeeeeeeeeelo … sono arrivati i Guuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuci!
Ahi ahi ahi, stavolta Ridley Scott l’ha proprio combinata grossa!
Scusaci Maestro, lungi da noi dal mettere in dubbio il Tuo genio che tante cose belle ha dato al cinema e alla televisione.
Ultimanente però, anche qualche caduta di stile non te la sei fatta mancare.
Sto scempio poi, ce lo potevi pure risparmiare ☹
Con rispetto parlando eh!
House of Gucci è la triste storia di uno spreco di risorse… e dell’inutile mancanza di rispetto per quella che è stata una terribile pagina di Cronaca Nera del nostro paese.
Attori d’eccellenza come Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons e Al Pacino danno origine a una versione pagliaccesca di una famiglia che ha rappresentato – volente o nolente – la peggiore realizzazione del detto Dalle Stelle Alle Stalle.
House of Gucci in versione doppiata non rende appieno l’idea di ciò che non ha funzionato nella realizzazione di questo film.
Qualora non lo abbiate ancora visto, vi consiglio di farlo in lingua originale 😉
Non ci girerò intorno… è semplicemente ORRIPILANTE!
Lo sforzo di Lady Gaga, Al Pacino e Jared Leto di parlare inglese con cadenza italiana frana rovinosamente diventando macchietta.
L’accento pseudo italiano… ah no ma che dite sembra russo.. ma nooooooo ho studiato tutte le interviste della Reggiani e ho replicato il perfetto accento di Vignola … Ah Germanotta ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaafffff.. COFF COFF è il difetto minore dell’ingrata interpretazione della diva biondo platino che il carpaccio di Chianina l’ha usato per farsi un vestito.
Il grosso problema sta nel messaggio distorto che arriva al pubblico: Patrizia Reggiani era una ragazza di buona famiglia che ha avuto la sfortuna di entrare in una maschilista come quella dei Gucci.
Bistrattata dal suocero Rodolfo che la credeva una pezzente perché il padre era “solo un autotrasportatore”, prima allisciata e poi pisciata dallo zio Aldo convinto che “gli affari non sono questioni per donne” fino a essere maltrattata dallo stesso marito dapprima carino e coccoloso poi accecato dal denaro.
Che mai avrebbe potuto fare la poverina? La sua è stata solo una decisione estrema causata dal tanto dolore che ha dovuto sopportare.
Mi dispiace caro Ridley, ma non ci siamo proprio.
Sempre con rispetto parlando eh…
Ad Al Pacino devono aver passato un copione sbagliato altrimenti non si spiega… Aldo Gucci viene presentato in versione Il Padrino con anello patriarcale al mignolo, rolex patacca e accento siciliano.
No… no… e ancora no!
Il genio della lampada però sa quando fare la sua vera magia!
Et voilà lex jeux son faits… venghino venghino siori e siore… diamo il benvenuto a JaredPanzonePaoloLetoGucci!
Qua si tocca il punto più alto – o quello più basso, lascio a voi scegliere – di ‘sta epica schifezza!
Metti in un frullatore la voce e le movenze di Calimero, le paillettes di Platinette e un clown del Circo Orfei ed ecco servita la macchietta delle macchiette!
Come sferrare un colpo mortale al triste ricordo di qualcuno che è già finito in digrazia e che non può più né difendersi né essere difeso.
E non tanto perché da proteggere non ci sia rimasto più nulla… a tutto però c’è un limite… anche all’indecenza.
L’unico che si salva da sto disastro è Jermy Irons… un blando raggio di luna sopra un mare nero di trash.
Troppo poco…
Dopo oltre due ore e mezza di disagio e un paio di bicchieri di scotch per annegarlo, la domanda sorge spontanea.
A scapito della propria fama o del proprio genio, chi può ritenersi così in alto da pretendere di riscrivere la storia di un brutale omicidio dettato dall’avidità, spacciandola per una specie di fiaba finita male?
Nessuno.. ribadisco… con rispetto parlando…
Forse è il caso di calare il sipario su una tetra vicenda resa anche peggiore dallo zoppo tentativo di patinarla.
E non rialziamolo più per favore… il bis stavolta non ci serve.
Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon