Ed eccoci, finalmente!
Il 29 agosto sono usciti su Prime Video i primi tre episodi degli 8 previsti della seconda stagione de Gli anelli del potere.
Quando è uscita, due anni fa, (la recensione qui) aveva suscitato molte discussioni e parecchie critiche, del resto tutto ciò che riguarda Il Signore degli Anelli è oggetto di grande attenzione da parte dei fan.
Le lamentele più frequentemente espresse hanno riguardato la non perfetta aderenza sia della narrazione sia delle ambientazioni ai testi di Tolkien, la presenza di buchi di trama, l’eccessiva lentezza degli eventi e la poca espressività di alcuni membri del cast, specie dell’attrice scelta per interpretare la protagonista Galadriel, Morfydd Clar.
Gli sceneggiatori, sebbene stessero già lavorando alla seconda stagione, hanno dichiarato di aver tenuto conto delle critiche, ciononostante, già dalle prime ore dall’uscita i “Parrucconi” di Tolkien hanno iniziato a enunciare errori e incongruenze, bocciando senza appello anche questo secondo capitolo.
Ma io dico: ma che lo avete guardato a fare? È ovvio che se hai delle aspettative altissime dopo esserti immaginato per anni le meravigliose storie che hai letto, difficilmente ne potrai essere soddisfatto, soprattutto se già la prima stagione non l’hai apprezzata!
Non che non si possano esprimere critiche, per carità…
Comunque, oltre ai superesperti c’è una grande schiera di persone che conoscono le storie, ma non approfonditamente, tra cui io, che hanno amato la trilogia cinematografica, e che sono semplicemente felici di vedere una serie fantasy così particolare, che si basa su una storia tanto solida e affascinante e che vogliono semplicemente godersela.
Riconosco che la prima stagione sia stata lenta, ma il progetto è lungo e mi sembra che gli episodi appena rilasciati, che io promuovo pienamente, abbiano dato un bell’avanzamento della storia e risposto ad alcune domande poste nella prima parte.
Qui il trailer de Gli Anelli del potere 2:
Tra i tre, l’episodio iniziale è stato quello che mi è piaciuto di più.
Il flashback su Sauron, il tradimento del suo esercito e la sua reincarnazione in Halbrand (un grandissimo Charlie Vickers) mi hanno emozionato e ho amato la sua personificazione con l’essere strisciante che si nutre della vita, così come gli sguardi di Halbrand, per piccoli attimi ancora indeciso tra il male e un barlume di bene.
Abbiamo ritrovato anche Nori (Markella Kavenagh) e lo Straniero (Daniel Weyman), nel loro viaggio verso le Terre di Rhun, raggiunti poi dalla utile Poppy.
Elrond (Robert Aramayo), tra i miei preferiti, ha cercato di convincere tutti a fare la cosa più sensata cioè distruggere gli anelli, tramite l’appoggio di un luminosissimo Maestro Cirdan (Ben Daniels), ma ha fallito.
Gli anelli indossati dal re, Galadriel e Cirdan hanno guarito la terra degli elfi.
Nella seconda puntata ritroviamo i bellissimi Durin e sua moglie Disa (Sophia Domvete), dopo la rottura con Durin III (Owain Arthur), Re dei Nani.
Galadriel e il Re degli Elfi, dopo l’effetto benefico degli anelli sul loro mondo, capiscono di essere in grado di avere delle visioni e ne sono spaventati e lo Straniero si trova a fronteggiare nemici inviati da quello che sembra essere uno stregone oscuro e dall’animo malvagio (che scopriremo essere anche il mandante delle tre streghe della prima stagione).
Nel finale abbiamo inoltre assistito a una nuova trasformazione di Sauron, che abbandona il suo vecchio aspetto per presentarsi nelle nuove vesti di Annatar, messaggero dei Valar, Il Signore dei Doni, prima di chiedere a Celebrimbor (Charles Edwards), completamente soggiogato e ignaro della sua vera identità di fabbricare altri anelli.
La scena della rivelazione di Annatar è stata potente, mi ha ricordato molto l’iconografia cristiana del Messia investito di luce e riflette i continui riferimenti cristiani di Tolkien che anche i meno esperti conoscono.
Il terzo e ultimo episodio di questa settimana de Gli anelli del potere è stato il meno coinvolgente, tuttavia funzionale a farci capire cosa è successo a Isildur (Maxim Baldry), ovviamente salvo, a Arondir (Ismael Cruz Cordova), a informarci della morte di Bronwyn e a farci assistere, a Númenor, al colpo di stato di Pharazôn (Trystan Gravelle) ai danni di una fiera Míriel (Cynthia Addai-Robinson).
Cosa mi è piaciuto di più:
– L’approfondimento del personaggio di Sauron, che emerge come una figura complessa, un potere e un’astuzia enormi, ma anche momenti di umana debolezza o sorpresa.
– La crisi di Galadriel, che passa da essere sicura e inflessibile a fragile e insicura.
– La lungimiranza di Elrond, adoro la sua caratterizzazione.
– Una rappresentazione più umana degli orchi, che non sono passivi, ma hanno sentimenti, cercano sicurezza, amano e si riproducono.
Cosa mi è piaciuto di meno:
– La parte relativa agli umani a Pelargyr
– L’interazione tra lo straniero e Nori, un po’ troppo lunga e noiosa.
Non vedo l’ora di vedere il seguito!
A voi sono piaciuti questi primi capitoli de Gli anelli del potere 2?
Ci si risente a fine stagione!
Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡