Parafrasando Gimli:
Gli anelli del potere 2: aspettative altissime, materiale dei libri non ben strutturato e diritti solo su una parte di esso, una trilogia cinematografica amatissima con cui confrontarsi, uno spazio temporale immenso da raccontare, con fatti intricati e concetti molto filosofici, difficili da trasformare in immagini, una prima stagione ni.
Che cosa aspettiamo?
Più o meno questo è quello che ho provato quando è iniziata la seconda stagione de Gli anelli del potere, entusiasmo e piacere, nonostante tutto ciò che immaginavo potesse essere mostrato in maniera non soddisfacente o addirittura deludente.
Ed entusiasmo ed emozione e anche un pizzico di commozione è ciò che mi è rimasto dopo l’ultimo episodio.
Qui potete leggere le mie considerazioni dopo i primi tre.
Il giudizio complessivo è alto: dopo alcune puntate, la quarta, la quinta e in parte la sesta, interlocutorie, le ultime due le ho trovate molto belle e hanno concluso una stagione che reputo positiva.
Se la prima era sembrata lenta e con una sceneggiatura non all’altezza, questa invece l’ho trovata più coerente e curata e, complici alcune delle storyline particolarmente coinvolgenti e delle altissime prove attoriali (Charlie Vickers-Sauron e Charles Edwards-Celebrimbor), credo sia riuscita ad avvicinarsi molto a quanto scritto da Tolkien e a mostrarci la grandezza di questa avvincente storia tra le più belle mai raccontate.

Cosa non mi ha convinto.
La storyline di Numenor: troppo difficile comprendere le dinamiche per chi non conosce bene la storia, troppo veloce in alcuni punti, personaggi (tranne Elendil– Lioyd Owen) poco incisivi, Isildur non all’altezza, insomma speriamo vada meglio più avanti. Unico momento emozionante: Narsil!
Le vicende dello Straniero e delle pelopiedi: Sebbene sentire il nome di Gandalf e ascoltare il canto del nostro mithrandir con Tom sia stato bello, tutto è stato troppo lungo e ha mancato di ritmo. La faccenda dello stregone cattivo molto confusionaria.
Ci sono stati alcuni buchi di trama, tra cui la ripresa rapidissima di Arondir che era stato colpito a morte.
Cosa mi è piaciuto di più.
Tutta la storyline che ha riguardato Sauron/Annatar, la sua rinascita, la rinnovata scelta del male, il rapporto con Celebrimbor e il loro dialogo finale, il confronto con Galadriel.
Il suo personaggio (date un Emmy a Charlie Vickers please) è stato reso perfettamente, sono stati in grado di caratterizzarlo così bene da renderlo uno dei migliori villain delle serie degli ultimi anni
I nani, i miei preferiti.
Una razza a cui questa serie ha regalato molto, raccontantone acume, passione, capacità, forza, coraggio e regalità.
Disa e i due Durin hanno giganteggiato e la scena della morte del re con il Balrog mi ha emozionato moltissimo.

L’evoluzione di Galadriel e il riscatto degli Elfi.
Elrod ( Robert Aramayo) non ne aveva bisogno, essendo già perfetto dall’inizio, ma l’alto Re che ha combattuto con coraggio e ardore, ha riscattato un po’ l’immagine da damerino che aveva dato.
Galadriel ( Morfydd Clark), che anche a me era risultata un po’ indigesta durante la prima stagione de Gli Anelli del potere , fa un’evoluzione pazzesca. Passa dall’essere il comandante istintivo e avventato a diventare, dopo essere stata a contatto e in parte vittima dell’oscurità di Sauron, una persona più forte e più saggia. Rimarrà sempre consapevole che Sauron ha avuto la capacità di manipolarla ma ha imparato a gestirlo e in lei già si riconosce lo spirito che la porterà a fare tutto ciò che sappiamo, ma che la manterrà sempre vigile e attenta a non ricadere di nuovo vittima del male oscuro.
Adar, personaggio completamente inventato, che ci ha conquistato tutti, anche grazie all’interpretazione di Sam Hazeldine.
A differenza di molti trovo che la sua morte sia stata perfetta.
Rappresenta la possibilità di redenzione degli orchi, è sincero e ci crede veramente. Ho trovato bellissimo il fatto che l’anello lo risani, ma che lui decida di ridarlo a Galadriel.
Si capisce molto bene il cambiamento di climax tra gli orchi, che in parte scontenti dalle sue scelte, in parte soggiogati nella mente da Sauron, lo uccidono in una sequenza che ricorda molto l’incipit di stagione ma anche la morte di Giulio Cesare.
Nella scena con Galadriel ho pianto.

Il finale: gli Elfi si rifugiano in quello che poi sarà Gran Burrone e ascoltiamo uno degli insegnamenti più importanti di Tolkien e che ci riporta alla mente due piccoli hobbit:
…non è la forza che prevale sull’oscurità ma la luce. Le armate possono sorgere, i cuori possono cedere, tuttavia la luce resiste ed è più maestosa della forza perché alla sua presenza ogni oscurità deve svanire….
E voi cosa ne pensate di questa seconda stagione de Gli anelli del potere?
Io non vedo l’ora di vedere il prosieguo…


Gli storici sono la mia passione, mi piacerebbe catapultarmi durante la Reggenza tra balli e corteggiamenti. Amo gli amori contrastati e sono una sentimentale... mi commuovo pure per le pubblicità. L'altra mia passione è Grey's Anatomy che seguo dalla prima puntata anche se il mio personaggio preferito è morto nell'undicesima stagione... 😡