Fabbricante di lacrime è una pellicola diretta da Alessandro Genovesi.
Approdato su Netflix il 4 aprile, è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Erin Doom.
Protagonisti sono Caterina Ferioli alla sua prima esperienza filmica (sigh!) e Biondo, rapper, modello e “attore”.
Prendete il coraggio a quattro mani e guardatevi sto trailer.
“Al Grave avevamo tante storie. La più conosciuta era quella del Fabbricante di lacrime. Era capace di confezionare lacrime di cristallo. Erano passioni laceranti.” (Tagline del film)
Lì per lì lo pensi davvero, quasi ti illudi.
Oh, che belle parole, deve essere proprio una storia romant… poi finisci faccia a terra con la triste realtà!
Rimbambella, ops Nica, è una ragazzina di diciassette anni che vive dall’età di sette in un orfanotrofio.
L’istituto viene chiamato da tutti GRAVE … TOMBA!
Allegriaaaaaaa!
Non solo una diventa orfana, finisce pure in un posto di merda con una direttrice di sterco!
La boss di questo postaccio dove bimbi già sfigati vanno a stare pure peggio sembra Lo Iettatore di Pirandello.
Cappotto lungo grigio topo – e già i topi insorgono per l’ignobile paragone con sta stronza – occhiali scuri.
E che non vogliamo citarle le parole dolci e amorevoli con cui accoglie l’ultima arrivata?
“Nica, è il nome di una farfalla. Davvero strano dare a una bambina il nome di un insetto che muore nel giro di un mese!”
La simpatia proprio…
E poi c’è lui… Stronzolo, ehm Rigel.
Veste sempre di nero e ha la faccia da pesce lesso, però suona il piano che è tantissima roba.
Pazienza se sembra un beccamorto, se la tratta come una pezza da piedi.
Rimbambella non ce la fa proprio a odiarlo.
Si sa che quelli che sono stronzi mica ci nascono così.
No no … E poi suona il piano dai!
Quando lui le porta una rosa nera la ragazza ha la grande rivelazione del ciufolo e lo affronta:
“Rimbambella: Hai rubato un fiore per me, quindi sotto sotto mi ami…
Stronzolo: Io? A te? Sei proprio rincoglionita. D’altra parte che me potevo aspettà da una che c’ha il nome di un invertebrato!
Rimbambella: Perché non ammetti di avere un cuore?
Stronzolo: E tu perché non te ne vai a fan****”
Fabbricante di lacrime è uno scempio.
Scritto male e recitato peggio.
Gli attori – si fa per dire – non parlano… sussurrano perennemente!
Che cacchio sussurrino a fa’ non si capisce.
Zero espressività facciale qualunque sia l’emozione che dovrebbero esprimere.
E questo è quasi nulla.
Ben peggio è la superficialità quasi offensiva con cui trattano il tema degli abusi in orfanotrofio.
Vittime o Carnefici, sembrano tutti delle macchiette.
Vergognoso!
L’unica cosa chiara è perché Rimbambella paragoni Stronzolo al Fabbricante di lacrime.
Il film fa piangere… assai… ma non per la commozione.
Ti sanguinano gli occhi per quanto è brutto.
Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon