Si è conclusa la festa di Capodanno e si torna a scuola. Tra sogno e realtà, i giovani di Euphoria prendono coscienza dei propri errori e desideri.
Alcuni sogni, però, sono destinati tristemente a restare tali.

“Quale sentimento è più grande dell’amore? La perdita” (Dialogo tra Rue ed Elliot)
Nate si ritrova in ospedale dopo che Fez lo ha quasi ammazzato di botte per vendicare Jules, ripresa di nascosto da Cal… il padre di Nate col vizietto delle minorenni.
A salvarlo sono Maddy e Cassie entrambe innamorate di lui… storia di un’amicizia che finirà alle ortiche per colpa di una merdina.

In preda al delirio dato dal mix di morfina e antidolorifici, il giovane realizza come tutti i tentativi di non diventare come il padre lo stiano rendendo simile a lui più di quanto voglia ammettere.
Un triste quesito aleggia nell’aria: chi viene da una famiglia bella fuori e marcia dentro può avere possibilità di riscatto?
O è perduto per sempre?

Kat ormai fa coppia fissa con Ethan che è tanto carino, coccoloso, tenerello, puffoso… in pratica un Minion di peluche.
Sospiri si alternano a carezze cui seguono bacini sdolcinati e la fanciulla si ritrova a sognare un Vichingo rude ed eccitato che dopo aver sgozzato il peluche la… conquisti!
Bassa autostima e insicurezza possono portarti a scappar via da ciò che hai di bello ma che non ti soddisfa pienamente.
Che succede però nel momento in cui la dimensione onirica così appagante crolla in mille pezzi sbattendo contro il muro della tetra realtà? Mi spiace un po’ per Kat; sembra che avesse finalmente trovato un po’ di pace, ma anche lei è la dimostrazione che abbellire un sasso con della stagnola dorata non lo rende una pepita.

Rue, nonostante abbia ritrovato Jules, prosegue il suo viaggio verso l’inferno. Lei resta per me il personaggio più controverso e criptico di Euphoria.
È come se volesse autodistruggersi perché non gliene frega un cazzo di stare al mondo… arriva a portare il suo cuore allo stremo delle forze fino all’ultimo battito per poi darsi una botta di Adderall all’ultimo minuto.
Morire e resuscitare nell’arco di una sniffata.
L’amore per Jules, per quanto forte, sembra una cosa così piccola rispetto all’ebbrezza dell’oblio.
Vedremo se il desiderio di tenere la persona amata con sé sarà più forte del pensiero di perderla.
Dolce Rue, mi auguro per te che non sia troppo tardi quando lo scoprirai.

Amo viaggiare nella bipolarità di horror e thriller e vi accompagnerò in un tour internazionale … da PAURA! Ogni tanto mi immergo in un fresco bagno di trash grazie alle serie turche. Cercate di capirmi… un po’ di refrigerio serve a tutti. A colazione niente dolci, meglio un toast … e non menzionate il Natale… il Grinch che è in me inizia a dibattersi come uno scarafaggio colpito dal Baygon