Elite 8 rappresenta la fine della serie spagnola sul gruppo dei dissoluti studenti della Las Encinas… e direi che era anche ora.
Le prime stagioni erano carine, brillanti e scorrevano veloci, ma poi tutto è degenerato in un turbinio di sesso, droga e assurdità.
Avevamo lasciato Omar, Isadora, Iván, Nico, Sara, Joel, Eric, Sonia e Chloe alle prese con i loro problemi e li ritroviamo esattamente lì. La scuola sta per finire e tra poco i ragazzi dovranno fare i conti con il diventare adulti. Ce la faranno? Ho i miei seri dubbi.
Chi prova a schiarirgli le idee (dico prova perché sono loro i primi ad aver bisogno di aiuto) sono Emilia (Ane Rot) ed Héctor (Nuno Gallego), la cui famiglia si è arricchita durante la dittatura di Franco e controlla quasi ogni snodo di potere del Paese, attraverso la loro prestigiosa associazione studentesca di ex studenti della Las Encinas: la Alumni. Con il motto vogliamo che Las Encinas faccia parte delle vostre vite per sempre, i due fratelli sono alla ricerca di adepti per questa specie di setta che accetta solo gente ricca e solo dopo aver superato delle prove crudeli ed emotivamente difficili. Insomma, un nuovo modo per discriminare, escludere, tramare e direzionare gli eventi. Come se non bastasse, alcuni membri hanno dei vizi un po’ troppo viziosi… per tutti i generi e gusti.
Héctor punta Joel, ragazzo povero ma bellissimo, e innamorato di Ivàn e che si lascia tentare dalla ricchezza offerta dalla Alumni, così come anche Chloe, ancora alle prese, insieme alla madre, con i sospetti per la morte di Raul, il violento compagno di Sara. In tutto questo Isadora, influencer e imprenditrice, cerca di risollevare le sorti del suo locale in difficoltà, dove lavora Omar, l’unico che sembra avere un po’ di sale in zucca.
Come al solito c’è un omicidio da risolvere a poco a poco (stavolta l’assassino è davvero chi non ti aspetti e non è molto coerente con il resto della storia), accompagnato da drammi personali, problemi familiari e droghe e sesso in ogni luogo e in ogni tempo. Ah stavo dimenticando i triangoli e gli incesti. Bella questa scuola, vero?
Accanto ai ricchi, trasgressivi e menefreghisti ci sono anche quelli che arrancano e sono disposti a fare di tutto per stare al passo, cercando di raggiungere quello sfarzo che a volte nasconde problemi e debolezze, e quelli che scappano dalle difficoltà ricorrendo alla felicità momentanea della droga.
Tra una festa e l’altra, con un pizzico di Fast and Furios e Sherlock Holmes, le vicende di questa serie Netflix si concludono. Elite 8 è il capolinea che chiude il cerchio soprattutto attraverso due dei personaggi storici: Omar e sua sorella Nadia (Mina El Hammani). Loro conoscono tutto ciò che è successo a Las Encinas e sono perfetti per terminare tutta la scia di dolore e sofferenza che la scuola si trascina dietro da anni.
Questi otto episodi sono un guazzabuglio assurdo di eventi. Si fa davvero fatica a seguire la trama. Si è puntato più a creare scandalo che a lavorare sulla costruzione dei personaggi. Non ha aiutato il continuo cambio di protagonisti. I nuovi non sono stati all’altezza dei vecchi. Anche i temi trattati, il razzismo, la disparità di classe, la tossicodipendenza, la malattia mentale, le molestie sessuali sono stati affrontati superficialmente e meccanicamente.
Il messaggio finale poi secondo me stona con tutto il resto: la scuola deve essere pubblica, le opportunità uguali per tutti… dopo 8 stagioni in cui si inneggia ai privilegi e alle élite.
Insomma questa serie è durata troppo e per fortuna Elite 8 ha messo fine a questa agonia.
Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!