Dopesick è una storia che non avremmo mai voluto conoscere, è il racconto del dolore, dell’avidità e della disperazione.
Quando guardo questa serie sto male, provo una rabbia terribile e allo stesso tempo penso a quanto è crudelmente bella, con un Michael Keaton impeccabile, come suo solito, e l’espressione così genuinamente innocente di Will Poulter, per non parlare della combattiva Rosario Dawson. Il compito di questi attori straordinari è raccontare l’epidemia di oppioidi che ha rovinato tante vite dalla metà degli anni ‘90: da quando la Purdue Pharma ha introdotto sul mercato l’Oxycontin, dando informazioni mendaci a rappresentanti, medici e farmacisti circa l’effettivo rischio di dipendenza.
Un oppioide a rilascio lento, un antidolorifico efficace per ben dodici ore, utilizzabile per dolori cronici o per un semplice mal di denti; lo spettatore sa che sono tutte bugie, sa quale sarà il destino dei giovani pazienti, eppure non riesce a distogliere lo sguardo. Se da una parte assistiamo alla devastazione causata dal farmaco, dall’altra possiamo gioire dei progressi fatti dagli agenti e dai procuratori che invece hanno capito cosa stia succedendo e fanno di tutto per smascherare le bugie della Pordue.
In questi otto episodi Dopesick esagera e ci porta indietro fino agli anni ‘80, mostrandoci il momento nel quale il farmaco viene proposto per la prima volta agli azionisti, per poi saltare tra i diversi punti di vista, quello dell’avida famiglia Sackler e del rappresentante farmaceutico Billy Cutler, che inganna inconsapevolmente il dottor Finnix convincendolo a prescrivere l’Oxycontin alla giovane minatrice Virginia. In una spirale di bugie e ingenuità, tante povere anime diventano dipendenti da questo farmaco, innescando un picco mai visto di criminalità in zone rurali e industriali: il primo, furbissimo target scelto per la prima distribuzione del prodotto, proprio per l’alto numero di infortuni subito dai lavoratori.
Dopesick è una storia complessa raccontata con destrezza; i salti temporali sono facili da comprendere e vengono inseriti nella narrazione con grande puntualità. È facile inoltre conoscere e ricordare i personaggi, grazie alla loro caratterizzazione precisa e alla bravura degli interpreti. Ancora indecisi? Eccovi il trailer.
Una miniserie assolutamente consigliata, disponibile su Disney Plus un episodio a settimana: da assumere a piccole dosi, per non creare dipendenza!
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.