Il Natale è LA FESTA, si mangia il pandoro, si incontrano parenti, si scartano regali, si mangia fino a scoppiare ma soprattutto si guarda Doctor Who.
Proprio il 25 dicembre Disney + trasmette l’ultimo dei quattro episodi speciali di Doctor Who, dal titolo The Church on Ruby Road, che come detto, è l’ultimo del gruppo e il primo con il nuovo dottore dal volto di Ncuti Gatwa che avevamo conosciuto alla fine del precedente e sarà il quindicesimo. La sua entrata a effetto, di sicuro, non è passata inosservata, con indosso solo una camicia e i boxer e un sorriso che promette guai a non finire.
Il nuovo dottore si ritrova solo, a cercare di abituarsi alla recente rigenerazione o bi-generazione; infatti, proprio come lui stesso ci informa non ha una famiglia, e passare il Natale da solo è davvero triste, ma tranquilli, il nostro nuovo amico ama divertirsi e sa come farlo; infatti, lo ritroviamo in un locale a ballare in canotta e kilt, beh, davvero un nuovo dottore sicuramente diverso da quelli che lo hanno preceduto, un Doctor Who meno convenzionale diciamo.

A un primo sguardo sembra davvero essere lì per folleggiare, ma in realtà è vigile e attento a tutto ciò che lo circonda, soprattutto a Ruby una giovane ragazza dai capelli biondi che ricorda molto Kiernan Shipka, ma che invece è interpretata da Millie Gibson.
La storia della biondina è in qualche modo molto simile alla sua: anche lei è sola al mondo, è stata abbandonata appena nata in una notte nevosa davanti a una chiesa proprio la Vigilia di Natale, certo non è questo che interessa a Quindici, ma il fatto che sembri essere una persona estremamente sfortunata, le capita di tutto, niente di grave certo ma comunque, eterne seccature. La colpa di tutto questo non è la sfiga, ma alcuni piccoli orrendi mostriciattoli che sembrano un incrocio tra i gremlins e i folletti della Cornovaglia di Harry Potter, insomma qui parliamo di goblin.
I goblin che, proprio come raccontano le storie celtiche, rapiscono neonati. Per fortuna alla nostra orfanella, malasorte a parte, la vita ha regalato molto; infatti, è stata adottata da una persona incredibilmente altruista che oltre lei ha aiutato altri 33 ragazzini orfani, vive con la nonna, la quale ha un incredibile dipendenza da tè.
Rubi è alla ricerca dei suoi genitori biologici e lo fa attraverso un programma televisivo condotto dall’ex veejay di Mtv Davina McCall, però niente, non si riesce a scoprire nulla.
Quando i due si incontrano l’affiatamento nasce con una naturalezza pazzesca, in pochi minuti si allineano così bene da dare l’impressione che siano una coppia da sempre e infatti riescono a sgominare la banda di mostriciattoli blu.

È chiaro che l’episodio non è stato scritto per sorprendere ma solo per presentarci la nuova coppia, il Dottore e la sua compagna, la storia è leggera e regge bene, ma…
L’intento di Davies non è certo quello di sorprendere gli Whovian con storie complesse, sta cercando chiaramente di staccarsi totalmente da quella “pesantezza” apportata dagli sceneggiatori precedenti e proprio come ai tempi di Eccleston crea un Dottore “figo” alla moda, divertente, ironico e soprattutto con tanta voglia di divertirsi. Direi che l’episodio ha sì una trama, ma non riesci a staccare gli occhi da questo nuovo alieno che ti travolge con il suo modo di essere e Ruby non è decisamente da meno, simpatica, spigliata, giovane e soprattutto molto intelligente e curiosa.
Insomma, direi che le premesse per una stagione da gustare ci sono tutte, aspettiamo la primavera e speriamo che le aspettative non vengano disattese.
Qui il trailer:

Che dire di me? Amo più le serie TV dei film, perché? I film durano pochi minuti, i telefilm ti danno la possibilità di conoscere i personaggi fino a considerarli amici. Sono impacciata, sfigata e decisamente il mio angelo custode è partito per Bora Bora e lì è rimasto. Mi piacciono quasi tutti i generi, ultimamente ho scoperto che la Turchia è la terra dei sogni, ma... il primo amore restano gli States. Comunque, nel dubbio, il mio gatto da ottimi consigli su cosa guardare oppure no, animale saggio!