Dopo i primi due episodi di Doctor Who 14, usciti l’11 maggio, ero davvero ottimista su questo nuovo Dottore, le puntate erano ben strutturate e ci avevano gettato immediatamente nell’azione. Questa quattordicesima o prima stagione prometteva grandi cose… prometteva, appunto!
Non fraintendete, mi è piaciuto, ogni sabato mi sono gustata quei 40 minuti di sana avventura, risate e qualche lacrima, le mie, principalmente, ma anche il Doc non ha scherzato quanto a questo. Insomma, alzi la mano chi dopo un po’ non si è stufato di vederlo piangere? Muore una farfalla, commozione, sorge una luna, commozione, assaggia un nuovo cocktail, commozione. Dai, anche meno.
Ci sono stati episodi degni di nota come Boom in cui viene trattata l’inutilità della guerra, tema attualissimo tra l’altro, e il nostro beniamino con l’aiuto di Ruby ci mostra quanto sia stupido e che alla fine la morte porta soldi solo ai costruttori di armi. Bellissimo anche 73 Yards dove Ruby, come le altre companion prima di lei, affronta un episodio in solitaria, ed è proprio questo il tema dell’episodio: la solitudine. Argomento molto forte, non è questa in fondo la paura di tutti noi?
O Dot and Bubble, che ci mostra un futuro in cui i social sono talmente parte di noi da averci fatto perdere ogni contatto umano, letteralmente vivendo in una bolla tanto da non riuscire nemmeno a camminare senza ordini espliciti dati dalla rete. Molto bello quando la ragazza, che i nostri eroi stanno tentando di salvare, trova il coraggio di uscire da quell’angolo di sicurezza e abbraccia per la prima volta un essere vivente.
O Rogue dove alieni dalle sembianze di pennuti si divertono a fare i cosplay in giro per le ere, e pensate un po’ siamo nel 1813 al ballo della Duchessa, Ruby ha visto Bridgerton e continua a fare paragoni assai divertenti, episodio un po’ così ma che si lascia guardare in vista del gran finale.
The Legend of Ruby Sunday e Empire of Death sono la conclusione di questa stagione, si va a ripescare una storia vecchia risalente al 1975 quando (ho letto su wikipedia) il dio della morte, Sutekh era stato scagliato nel vuoto dal Dottore dell’epoca, in realtà era rimasto aggrappato al Tardis per tutti questi anni, in attesa di potersi mostrare di nuovo.
Scopriamo inoltre che proprio il suo essere attaccato alla cabina del Dottore ha fatto sì che tutti i pianeti da lui visitati venissero distrutti, o meglio la vita su di essi. Di fatto cosa potrebbe volere il dio della morte se non la fine della vita in ogni parte dell’universo?
Con un tentativo disperato DW, Mel e Ruby riescono a salvarsi e lì in mezzo allo spazio, unici esseri ancora viventi, la frustrazione e la rabbia di Quindici è racchiusa in un urlo infinito che fa male vedere.
Ma ehi, il Dottore difficilmente rimane a lungo sconfitto e così tutto si conclude nel migliore dei modi.
Uno dei misteri di tutta la stagione è stata l’impossibilità di conoscere l’identità della madre di Ruby e sembra essere l’unico motivo per cui Sutekh non abbia ancora distrutto tutto. Scoprire la verità è senza dubbio sconvolgente, ci sarà chi pensa che sia una genialata e chi la cazzata più stratosferica mai vista.
Insomma non solo a questo punto il dio della morte viene sconfitto, ma nel farlo ridona vita a tutti i pianeti che erano andati distrutti e ci porta anche a salutare la biondina che ha tenuto compagnia al nostro alieno e anche a noi. Almeno per il momento.
Ok, è difficile dire qualcosa su questa stagione, indubbiamente è volata, episodi piacevoli che pescano cliché qua e là da Bridgerton a Black Mirror, passando da lo sci-fi all’horror e di nuovo alla leggerezza, a volte claustrofobici, altre troppo luminosi. Forse faccio parte della generazione che ha amato i vecchi Dottori, rimpiango gli Angeli Piangenti, i Dalek o la devastante presa di coscienza del dottore interpretato da Capaldi.
Non fraintendete ho trovato Ncuti Gatwa favoloso nel suo ruolo, ma… il politicamente corretto che ormai si trova ovunque qui è davvero troppo estremizzato, un dottore fluido? Nessun problema. Un Dottore che ama ballare e divertirsi, ok. Però qualcosa stona, manca quella scintilla che c’era nei precedenti, ok lui è nuovo, non ha più sulle spalle la sofferenza del suo vissuto, ma sa che cosa è successo, come può essere così indifferente e piangere sul nulla? E Ruby, bravissima Millie Gibson, però non si riesce davvero a empatizzare con lei, non so, sembra prendere le distanze, svolge bene il compito assegnatole ma non coinvolge.
Per me questo Dottore è stata una delusione, aspetterò la prossima stagione, senza ansia quest’anno e vedremo cosa si inventeranno, di misteri da scoprire ne restano diversi in fondo 😉
Che dire di me? Amo più le serie TV dei film, perché? I film durano pochi minuti, i telefilm ti danno la possibilità di conoscere i personaggi fino a considerarli amici. Sono impacciata, sfigata e decisamente il mio angelo custode è partito per Bora Bora e lì è rimasto. Mi piacciono quasi tutti i generi, ultimamente ho scoperto che la Turchia è la terra dei sogni, ma... il primo amore restano gli States. Comunque, nel dubbio, il mio gatto da ottimi consigli su cosa guardare oppure no, animale saggio!