Siano lodate le divinità tutte dei cieli, della terra e degli oceani: The Walking Dead è tornato col suo puzzone di punta! Daryl Dixon e la fantasiosa geografia del franchise sono approdati in Francia, e nonostante le premesse leggermente scoraggianti, la première è davvero soddisfacente. Tutta la solidità e l’intrattenimento che mancavano, in parte, allo spin off Dead City di Maggie e Negan, riappaiono insieme al volto familiare e stranamente più adattabile del cacciatore solitario; anche se dispiace molto che Carol non sia dei nostri, è evidente che da solo il personaggio funziona molto meglio.
L’idea che dopo più di dieci anni dall’inizio dell’apocalisse zombie, con la società collassata e la distruzione totale delle infrastrutture, Daryl fosse stato in grado di attraversare l’oceano per giungere in Francia sembrava davvero molto stupida, troppo per poter reggere una trama tutta sua, eppure funziona.
Un nuovo Mondo
La mareggiata trascina a riva una piccola barca a remi capovolta, con Daryl esanime sorretto unicamente da una corda; una volta toccato terra, può solo girovagare in cerca di cibo, acqua e riparo. Come sempre, la coerenza non è amica di The Walking Dead, infatti trova in una imbarcazione a motore abbandonata un registratore audio che non solo è ancora funzionante, ma ha pure le batterie cariche e non ossidate: ascolta la storia di una famiglia sfortunata che non conosceremo mai (probabilmente) e, forse preso dallo sconforto, registra una sorta di lascito.
Una volta ripresosi, inizia a camminare verso una destinazione ignota.
L’ambientazione francese, coi suoi edifici antichi, le ampie campagne e gli acquedotti romani, è romantica e regala alla storia una nuova dimensione anche se fotografia e regia restano familiarmente gli stessi. Daryl deve non solo orientarsi in luoghi sconosciuti, ma anche affrontare l’intera avventura nella più totale solitudine: incontrare qualcuno per strada può rivelarsi una fortunata coincidenza, come una trappola mortale. Come affrontare tutto questo senza i compagni del Commonwealth?
Persone dalla dubbia moralità, qualcuno che sembra troppo buono per essere vero, un nemico nuovo e decisamente furibondo, danno a questo primo episodio una tale varietà di colore che alla sua conclusione è stato davvero irritante ricordare che uscirà a cadenza settimanale.
Il verdetto
Armi antiche, suore guerriere e una battaglia a dir poco raccapricciante, una vaga spiegazione molto apprezzabile sul finale di come Daryl Dixon sia riuscito a raggiungere l’Europa, una missione per conto di Dio (scusate Jake e Elwood) rendono questa première una boccata d’aria fresca in un mercato di cose viste riviste e straviste. Interessante anche la variazione sul tema “padre surrogato”. Per chi pensava che The Walking Dead non avesse altro da dire, questa è la dimostrazione che se non si fanno le cose in fretta per vendere il prodotto, si possono ottenere risultati eccellenti. L’unica cosa che mi auguro è che lui non sia finito in Francia per cercare Rick, perché quello sì che sarebbe deprimente.
Un ottimo inizio per quella che potrebbe essere la sfida più grande per l’universo TWD in termini di audacia.
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.