Vi siete mai chiesti di cosa fosse fatto il sangue finto utilizzato in TV o al cinema? Beh io sinceramente sì, sono curiosa e quindi sono andata a indagare.

Il passato un po’ velenoso
Tutto ha avuto inizio a Parigi nel Théâtre Grand Guignol dove ogni sera, fino al 1963andavano in scena spettacoli macabri e violenti di vero e proprio genere splatter. Per rendere l’idea del sangue veniva usata una soluzione di carminio (pigmento rosso che deriva dalla coccinella) e glicerina, con un pizzico di colorante giallo e blu, aggiungendo poi l’amido di mais diventava più brillante, con la gelatinosa metil-cellulosa (usata anche per fare la saliva nei film), invece, non scorreva.
Quando era tutto in bianco e nero c’erano pochi problemi, bastava usare lo sciroppo di cioccolato che aveva una consistenza molto simile al sangue vero e rendeva bene l’idea nel contrasto dei grigi. Alfred Hitchcock ne ha utilizzato molto in Psycho.

I problemi arrivarono con l’avvento dei colori. Lo sciroppo di cioccolato era troppo scuro e denso per apparire verosimile. Come fare allora? Il farmacista inglese John Tinegate trovò la ricetta quasi perfetta: il Kensington Gore, sciroppo di mais con zucchero di canna o barbabietola, colorante alimentare rosso, giallo e blu e olio di menta piperita. Kubrick ne usò migliaia di litri in Shining, soprattutto nella scena dell’ascensore.
Chi lo rese ancora più realistico fu il truccatore statunitense Dick Smith (Il Padrino, L’esorcista e Taxi Driver) aggiungendo a quella miscela il metilparaben (un conservante) per le scene più lunghe e la soluzione Kodak Photo-Flo (liquido velenoso usato nello sviluppo fotografico) per fare in modo scorresse sulla pelle e bagnasse i tessuti proprio come quello vero (nella versione commestibile era sostituita con la lecitina, un emulsionate).
Il presente mi fa venire fame
E oggi? Cosa si usa? La maggior parte delle ricette che si trovano in giro sono semplici variazioni della formula di Smith. Per il sangue commestibile, essenziale nelle scene di sanguinamento dalla bocca, si usa (di nuovo) quello al cioccolato o al burro di arachidi. Oppure una bella scorpacciata di salsa Barbecue.
Perché ne esistono diversi tipi? Perché devono essere scelti in base alla luce, all’umidità, al tipo, arterioso (più chiaro) o venoso (più scuro) e ovviamente allo stile del regista.
Quando il sangue deve uscire dalla bocca, si utilizza un tubo di ottone con diverse curve che si aggancia alla bocca a sua volta connesso a un tubo flessibile che rimane nascosto alla telecamera. L’attore deve semplicemente aspettare che il liquido arrivi per poi sputarlo (qui il video).
Esempi pratici
Ricordate quando in Nightmare – Dal profondo della notte Johnny Depp viene risucchiato dal letto dal quale poi esce un vero e proprio geyser di sangue (in caso eccola qui)? Come è stato realizzato? Hanno costruito un enorme impianto in cima a una stanza rotante che conteneva dei barili di sangue e una volta ruotata i rubinetti vennero aperti e litri e litri di liquido sono sgorgati nel letto attraverso un buco. Nella scena il sangue schizzava verso il soffitto… ma in realtà era il pavimento! Piccolo inconveniente: nessuno aveva previsto che quest’enorme cascata si sarebbe riversata per tutto il set, avrebbe fatto gonfiare le mura, girare all’impazzata la stanza e che una lampada attaccata alla corrente avrebbe fatto prendere la scossa ad alcuni membri della troupe! Elettrizzante!

Quentin Tarantino in Kill Bill vol.1 neutilizzò quasi 1800 litri di tre diversi tipi per colore e consistenza a seconda che si stessero omaggiando film di arti marziali, di samurai o gli spaghetti-western. Lui non voleva assolutamente il “solito sangue dei film horror” ed era fermamente contrario all’uso di qualsiasi tipo di effetti in computer grafica. Voleva replicare l’aspetto delle pellicole che guardava e adorava negli anni ’70 e questo significava prendere in prestito alcuni dei loro trucchi. Per esempio, ha usato dei preservativi riempiti di liquido per alcune delle inquadrature in cui c’erano degli schizzi.

Ian Somerhalder, il Damon di The vampire Diaries, non era proprio entusiasta della soluzione adottata e durante una convention alla domanda su che sapore avesse, ha risposto:
Io non sopporto quel sangue, lo odio. Perché è tutto colorante Rosso 40, ed è quello più tossico che si potrebbe mai ingerire. Non so se voi l’avete notato, ma io cerco di essere più naturale e in salute possibile, ma consumo più sangue finto per nove mesi all’anno di quanto possiate immaginare. E ce ne sono cinque tipi diversi. Per i primi piani c’è questa roba, biologica, che è puro estratto di ciliegia, e funziona perché in scena prendi un sorso e fa sembrare che ti piaccia realmente perché all’apparenza sei estasiato dal bere quella cosa, ma in realtà ogni cellula del tuo corpo lo rigetta e protesta. Poi ce n’è un altro per quando deve colare dalla bocca, che è sciroppo di mais colorato, poi ci sono quelli da bere che sono frullati e d’estate quando bevo troppa di questa roba, quelli del trucco e parrucco mi uccidono… vado via dal set per la pausa pranzo e vado a correre, ad Atlanta, nel caldo della Georgia, soltanto perché ho così tanto zucchero in corpo che mi sento svenire.

Dopo aver soddisfatto la mia curiosità (lo so, può sembrare un po’ macabra) vi lascio, non voglio annoiarvi ulteriormente e aspetto qualche vostro esempio!
P.S. se per caso utilizzate del sangue finto, usate poi della schiuma da barba: eviterà che la pelle resti macchiata!
Serena

Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!