Non so voi, ma a volte io mi faccio delle domande strane tipo: come viene gestito il cibo nei film? Gli attori mangiano sul serio o fanno solo finta? Come fanno quando devono bere vino e altri alcolici?
Vediamo di scoprire insieme qualche trucco utilizzato sul set.
Come fa un interprete che deve girare la scena di un pranzo o di una cena, con portate servite una dopo l’altra e per più volte, finché l’inquadratura non viene come vuole il regista? Si ingozza fino a scoppiare? Semplice: non ingoia il boccone.
Grazie a un sapiente montaggio, si taglia poco prima di andare in controcampo per poi tornare sul personaggio quando si sta portando alla bocca un altro pezzo di cibo e quindi non li vediamo deglutire il boccone. Per esempio questo espediente è stato usato da Tarantino in Bastardi senza gloria in cui gli attori usano il mangiare proprio come mezzo per recitare: il controllo della situazione grazie alla sigaretta spenta sulla panna dello strudel che il crudele colonnello nazista Hans Landa ordina a Shoshanna, la masticazione lunga e vistosa di Christoph Waltz che simboleggia la doppiezza del suo personaggio, la compostezza di Mélanie Laurent che mangia con la bocca chiusa piccoli e rapidi bocconi.
Sono molti gli esempi in cui il cibo è diventato un elemento essenziale della scena. Happy Days non sarebbe stato la stessa cosa senza la tavola calda “Da Arnold” o i manicaretti della signora Cunningham che hanno dato sicurezza e serenità, o tornando di nuovo a Bastardi senza gloria e a Hans Landa che beve un bicchiere di latte, associato generalmente al bene e all’infanzia, in netto contrasto con la malvagia del personaggio.

Uno dei tanti motivi per cui si finge di mangiare, anche se il cibo è vero e perfettamente commestibile, è perchè resta molte ore esposto all’aria aperta, una cosa non molto igienica. Per questo spesso si giocherella con le pietanze fingendo di mangiarle. Se proprio devono essere portate alla bocca, la scena viene predisposta in modo che gli attori possano poi sputare.
Un altro problema sono le ripetizioni dei ciak. Se si è fortunati ed è buona la prima, allora molti problemi non ce ne sono, ma se le scene vengono ripetute molte volte allora sì che sarebbero guai. Questo vale anche per le bevande.
A proposito, cosa succede con esse? Si ubriacano allegramente o si ingozzano di caffè fino a diventare elettrici? Sbagliato. Il vino è un preparato colorato non alcolico, mentre le tazzine di caffè il più delle volte sono vuote, come dimostrato da Lady Gaga in House of Gucci che in una scena sbatte il cucchiaio contro la tazzina dopo averlo girato e non ne esce alcuna goccia.

Bevi solo se non puoi farne a meno per esigenze di copione, come in una scena di Mulholland Drive di David Lynch in cui l’attore deve per forza sorseggiare l’espresso perché poi dovrà sputarlo sul tovagliolo.
Se poi quella che deve risaltare è l’estetica di un piatto, si consulta un food designer come è successo nella serie Servant in cui il protagonista passa molto tempo a preparare dei veri e propri spettacoli per gli occhi.
Ovviamente non possiamo dimenticare allergie, diete normali e strambe seguite, problemi vari che affliggono gli attori.
Insomma nei film si mangia e si beve per finta, come tutto il resto è solo una componente del recitare.
E ricordate: il cibo ha un potere immenso, può trasmettere emozioni, far rivivere ricordi e creare desideri… quindi buona visione e appetito a tutti.

Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!