CSI: Vegas. Vi dice niente? Inutile girarci intorno: con tutti i reboot, i remake, i prequel e i sequel che stanno castrando i progetti di chiunque abbia un’idea nuova, il ritorno di CSI era solo questione di tempo. D’altronde parliamo di un franchise da milioni di dollari, che ha avuto un successo indiscutibile e che coi suoi spin-off è riuscito ad accontentare i gusti di tutti gli spettatori, diversificando lo stile narrativo per renderlo più adatto alla città protagonista. Qui il Trailer!
Come è giusto che sia, si riparte dalla prima scena del crimine: Las Vegas, dove è iniziata la leggenda e il modo di fare televisione è stato stravolto.
Credo che l’immagine riassuma perfettamente i loro caratteri, quindi, da sinistra:
- Maxine Roby, che comanda, sa tutto, fa tutto, è buona con tutti e sembra non conoscere la competizione, probabilmente perché vince sempre.
- Sara Sidle, cosa ve lo spiego a fare dai!
- Josh Folsom, che sostanzialmente è duro, fico e ha sempre ragione.
- Cris Park è la tipica spalla comica asiatica da laboratorio, bravo nel suo lavoro e buffo.
- Allie Rajan invece mi sembra quella su cui si concentrerà l’emotività del gruppo. È dolce e competente, e a differenza degli altri, sembra avere più di una dimensione.
- Menzione speciale per il medico legale, che come sempre viene ritratto come un personaggio macchiettistico con parecchi problemi nella socializzazione e i baffi a manubrio: si chiama Hugo Ramirez e non mi dice niente.
L’indagine porta la squadra a sospettare di un vecchio amico di quello che sembra un complotto pesantemente radicato nel tempo; se ciò che sembra fosse vero, verrebbero ribaltati in tribunale decine di casi.
Ma le prove non mentono mai, giusto?
Sì, bisogna chiamare l’artiglieria pesante, e chi meglio del leggendario quanto palloso Gil Grissom?
Forse i protagonisti del passato hanno impedito ai nuovi personaggi di farsi conoscere bene, ma puntare sulla storia della serie è stata una scelta vincente.
Consiglio la visione a chi riesce facilmente a soprassedere sulla scelta del nuovo cast e a chi si sa adattare al cambiamento; questo nuovo CSI:Vegas promette una lunga trama orizzontale, una grande differenza con la serie del 2000-2015 che invece puntava tutto sul delitto della settimana. Il poster stesso anticipa una versione un po’ più grafica rispetto a ciò a cui eravamo abituati.
Resta la musica figa quando qualcuno fa qualcosa in laboratorio, un evergreen che mi porta a chiedermi perché non succeda anche a me mentre faccio le lasagne, anche se nel mio caso probabilmente sarebbe una canzone dei Ricchi e Poveri (che mestizia).
Al momento Vegas riesce a compensare bene vecchio e nuovo, facendo sentire a proprio agio sia chi come me seguiva la serie vent’anni fa sia chi la guarda per la prima volta.
Da vedere.
Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.