Nessuno avrebbe mai scommesso su questo ritorno, soprattutto dopo la chiusura deludente dell’ultima stagione, e invece Criminal Minds è riuscita a svincolarsi dai limiti che l’avevano resa una serie ripetitiva adatta alle serate più noiose, e ci ha portato dieci episodi incredibilmente avvincenti.
Sia chiaro, c’è sempre di meglio là fuori. CM non è mai stata la migliore, nessuno si aspettava che raggiungesse chissà quali picchi qualitativi; Mandy Patinkin, Gideon, uscendo alla fine della seconda stagione fece intuire che la sua decisione era stata causata dalla morbosità di quanto veniva mostrato. Il vecchio Criminal Minds era questo: perversioni in prima serata, agenti infallibili e situazioni grottescamente irrealistiche.
Fortunatamente ci siamo Evoluti… Evolution ha portato finalmente introspezione, strategia e una lieve forma di realismo. Gli agenti della BAU si sono spogliati dell’infallibilità e hanno mostrato, Dio ce ne scampi, di essere anche attori capaci, cosa che in precedenza non avevano mai avuto occasione di comunicare al pubblico, costretti in ruoli quasi di supporto. Ma allora, chi era il protagonista? Forse il Serial Killer? Le sue vittime? L’indagine?
No, a mio modesto avviso, tutto ruotava attorno a ciò che lo spettatore più stravagante e smaliziato avrebbe voluto vedere sullo schermo.

Questa volta tocca a Zach Gilford interpretare il soggetto ignoto perfetto, quello davvero inafferrabile che opera sempre cinque passi avanti rispetto alla squadra. Il suo Elias Voit riesce a essere terrificante nella sua normalità; le sue pulsioni sono mostrate in un gioco di fantasia e realtà che confonde lo spettatore al punto giusto, lasciandolo perennemente stupito e affascinato dal controllo che riesce a esercitare su un personaggio così deviante.
Oltre a lui, tutti gli agenti hanno occasione di esplorare le loro fragilità, dando finalmente una dimensione a protagonisti che per quindici stagioni sono stati poco più che gusci vuoti, macchiette utili solo a stemperare il ritmo omicidio-indagine-cattura.
I dieci episodi si chiudono con un cliffhanger moderato, forse prevedibile, e mentre vi sto scrivendo sono già stati prodotti i primi quattro della prossima stagione, quindi Yay!
Potete mettervi in pari guardando Criminal Minds: Evolution su Disney+: non ve ne pentirete.

Il mio biglietto da visita sono grandi occhi cerulei e un sorriso affettuoso, caratteristiche perfette per mascherare umorismo triviale e un sarcasmo che altrimenti mi metterebbe in guai seri.
Mi piacciono i dinosauri, gli zombie e il formaggio; sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma adoro anche rivedere i classici della mia infanzia.
E il formaggio.