La puntata di Chicago PD si intitola “Lies”, bugie, perché mentire è proprio il filo conduttore di tutto.
In uno degli episodi precedenti Kevin, durante un caso, aveva conosciuto Celeste, una dipendente comunale che si occupa di un programma di arte e pittura per ragazzi disagiati e problematici. La loro storia va a gonfie vele se non fosse per un piccolo particolare: Atwater non le ha mai detto di essere un poliziotto.
Neanche l’Intelligence sa che Kev ha una storia con la ragazza. Il castello di bugie che ha tirato su crolla quando le sue due vite parallele entrano in collisione: durante il caso di puntata deve lasciare più volte Celeste per correre a indagare e mentre è con lei non può segnalare ciò che vede sul criminale che stanno cercando. Che bel casino no?

Alla fine Kevin decide di confessare tutto a tutti; e se con il lavoro si risolve nel migliore dei modi, lo stesso non succede con la ragazza che ama. Il sognatore Atwater, che ha comprato un intero palazzo a Burnside, un brutto quartiere in cui vivono per lo più persone di colore, per migliorare la vita ai suoi inquilini, non ha detto a Celeste di essere un poliziotto perché sa che lei li odia. Oh come si è sbagliato! Lei è solo contro il sistema di Polizia, non ce l’ha con tutti quelli che ci lavorano, sarebbe rimasta con lui perché avrebbe visto LUI e non il suo mestiere. Ma ora… Riusciranno a risolvere la questione? Spero di sì anche se a volte non mi piace proprio quello che Kevin fa.
Ha deciso di non mentire più neanche quando Jimmy, l’informatore diventato criminale che li sta aiutando, gli chiede di dire un’ultima bugia dopo aver fatto qualcosa di molto grave.

Il caso di questa settimana della squadra di Chicago PD è arrestare un grosso spacciatore, Tovar, che vende eroina tagliata male e causa la morte di nove persone. Jimmy è un suo dipendente, e deve aiutare l’infiltrato Kevin a incastrare il suo boss. Ma ecco che tornano di nuovo le bugie: l’informatore mente al fratello Nando, un pugile che fa incontri al bar di Tovar per racimolare soldi e allenarsi per diventare professionista. Jim però non si fida di Atwater quando si propone di aiutarlo, non gli crede più dopo aver scoperto che è un poliziotto e questo porta purtroppo a un tragico epilogo.
Puntata fluida e scorrevole come tutte quelle andate in onda fino a ora. Vi lascio con una frase che mi ha colpito molto e che in un certo senso condivido, anche se sarebbe meglio evitare di farlo:
È più facile mentire se si dice un po’ di verità.
Serena

Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!